J. R. Moehringer è il vero scrittore di “Spare”, il libro autobiografico del Principe Harry. Per tale progetto, il noto ghostwriter, premio Pulitzer, ha trascorso molto tempo con il figlio del nuovo sovrano del Regno Unito. In un articolo del “New Yorker” lo scrittore ha parlato della loro collaborazione, svelando alcuni dettagli inediti.
Lo scrittore di “Spare” parla del Principe Harry: ecco com’è andata
Il 58enne newyorkese, J. R. Moehringer è considerato uno dei più popolari ghostwriter degli ultimi anni. Un ruolo, per molti versi, difficile da spiegare in quanto richiede molto impegno e professionalità. Prima di diventare la penna segreta dell’autobiografia del principe Harry, Moehringer faceva il giornalista in redazione, scrivendo articoli ma senza la sua firma.
In breve tempo, il 58enne è passato dalla scrittura di articoli ai libri e proprio quello del figlio di Re Carlo III è stato uno dei suoi lavori più impegnativi. Come lo stesso scrittore ha raccontato in un saggio per il “New Yorker”, il libro di memorie di Harry gli è costato due anni e mezzo di incontri con il duca di Sussex e i suoi amici, videochiamate in piena notte e diversi scontri con il figlio di Lady D su vari dettagli contenutistici.
In diverse occasioni, inoltre, J. R. Moehringer, ha confessato di aver temuto di essere licenziato ma, alla fine, tutto si è concluso per il meglio. Nell’articolo per il “New Yorker”, lo scrittore ha raccontato dei frequenti incontri con i Sussex presso la loro residenza a Montecito. Più volte, infatti, Moehringer ha ricordato di essere stato ospite nella dependance della loro abitazione e di essere stato accolto con gentilezza dalla duchessa Meghan Markle.
Tuttavia, dal momento in cui sono iniziate a circolare le voci sul suo coinvolgimento nel progetto, J. R. Moehringer ha raccontato di essere stato “perseguitato” dai paparazzi. Proprio in tali momenti, il 58enne ha rivelato di aver capito come si fosse sentito il secondogenito di Lady Diana per tutta la sua vita.
Le rivelazioni di J. R. Moehringer
Come già anticipato, dunque, il ghostwriter ha collaborato con il principe Harry per molto tempo prima di arrivare alla stesura definitiva di “Spare”. In tutti i mesi trascorsi insieme, non sono mancati gli scontri e le difficoltà che entrambi hanno dovuto affrontare prima di giungere alla pubblicazione del libro.
Nell’articolo, J. R. Moehringer ha ripercorso alcuni dei momenti più complicati di questa collaborazione, ricordando le discussioni alle 2 del mattino, la commozione del principe alla pubblicazione del libro e la gentilezza di Meghan Markle. Ecco le sue parole in proposito:
“Collaborare al suo libro di memorie, Spare, ha significato trascorrere ore insieme su Zoom, incontrare la sua cerchia ristretta e acquisire una nuova prospettiva sui tabloid”.
Moehringer, inoltre, ha rivelato di aver avuto un acceso dibattito con il principe Harry durante l’estate del 2022. In una delle sessioni su Zoom, durante la revisione del libro, è nata una discussione tra i due che ha esasperato Harry. In “Spare”, il duca di Sussex ha raccontato della sua esercitazione militare nell’Inghilterra rurale. Fu in quest’occasione che il principe Harry si mise alla prova con una simulazione di terrorismo in cui venne trascinato in bunker sotterraneo da dei finti terroristi. Il principe Harry, dunque, voleva chiudere il racconto di tale episodio in modo diverso dal finale proposto da Moehringer e questo scatenò il dibattito.
Ecco cosa ha raccontato lo scrittore:
“Harry voleva concludere la scena con quello che ha detto ai suoi carcerieri. Anche nei momenti più bizzarri della sua vita, il suo senso tragico si intromette sempre. Mi sembrava una risposta inutile e insensata, avrebbe annacquato il significato della scena e provai a convincerlo che fosse meglio toglierla”.
A quel punto, Harry però iniziò a innervosirsi parecchio e ad insistere, tanto che lo scrittore ha ricordato:
“La mia testa martellava, la mia mascella era serrata e stavo iniziando ad alzare la voce, eppure una parte di me era ancora in grado di vedere dell’esterno la situazione e pensare quanto fosse strano che stessi urlando al principe Harry”.
Anche il duca di Sussex, secondo il racconto dello scrittore, pare sia andato su tutte le furie:
“Quando Harry ha iniziato a tornare verso di me, le sue guance arrossivano e i suoi occhi si socchiudevano”.
Una volta pubblicato il libro, poi, Moehringer ha rivelato che Harry ha pianto per la commozione di fronte al suo team editoriale e lo ha ringraziato per il suo contributo: “Era felicissimo di molte cose. I numeri, naturalmente. Il Guinness World Record aveva appena certificato il suo libro di memorie come il libro di saggistica più venduto nella storia. Ha menzionato il mio consiglio, ovvero quello di ‘fidarsi del libro’ e ha detto di essere contento per averlo fatto, perché era incredibile che la sua verità era venuta fuori”.