Calcolo pensioni lavoratori trasporti pubblici: con la pubblicazione del messaggio n. 1656 dell’8 maggio 2023 l’INPS ha comunicato ai contribuenti che esistono delle nuove modalità per fornire all’Istituto i dati relativi alle competenze accessorie da includere nella retribuzione pensionabile.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Pensioni, fa riferimento alle retribuzioni accessorie ai fini del calcolo della pensione inerente le anzianità contributive maturate nel soppresso “Fondo per la previdenza del personale addetto ai pubblici servizi di trasporto“.

Calcolo pensioni lavoratori trasporti pubblici: le istruzioni dell’INPS per l’inclusione delle competenze accessorie nella retribuzione pensionabile

In base alle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 3, comma 2, lett. a), e comma 3, lett. a), del decreto legislativo n. 414 del 29 giugno 1996, la retribuzione da prendere in considerazione ai fini del calcolo della quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate nel suddetto Fondo soppresso era quella prevista dalla disciplina del Fondo stesso.

La disciplina della retribuzione pensionabile di tale Fondo, in particolare, è contenuta all’interno dell’art. 17 della legge n. 889 del 29 ottobre 1971, il quale dispone che le competenze accessorie che possono essere incluse all’interno della stessa sono quelle che vengono effettivamente percepite durante il corso degli ultimi 12 mesi di servizio, fino ad un importo massimo pari al 40% di quelle che vengono conseguite da parte dell’agente e per le quali sono dovuti i contributi nel periodo relativo agli ultimi 36 mesi di servizio.

Le competenze accessorie, inoltre, sono regolate dall’art. 5, comma 1, lett. d), della suddetta legge, il quale prevede che essere possano essere considerate per quanto riguarda la retribuzione pensionabile nel caso in cui dispongano delle seguenti caratteristiche:

  • spettino con continuità;
  • siano determinate in misura fissa, anche eventualmente in percentuale rispetto alla retribuzione percepita;
  • siano previste per tutti coloro che hanno una stessa qualifica;
  • la loro disciplina è contenuta all’interno di accordi di tipo nazionale o aziendale.

Con la pubblicazione del presente messaggio, invece, l’INPS ha fornito ai contribuenti quelle che sono le nuove modalità per la comunicazione all’Istituto stesso delle competenze accessorie in questione.

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L’INPS comunica le nuove modalità di comunicazione delle competenze accessorie da includere all’interno della retribuzione pensionabile

L’art. 10, comma 4, della legge n. 889 del 29 ottobre 1971, così come modificato dalle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 6 del decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106 del 12 luglio 2011, dispone che:

“Entro il 30 giugno dello stesso anno [successivo a quello di corresponsione degli emolumenti] le aziende devono trasmettere con modalità telematiche all’Istituto nazionale della previdenza sociale l’elenco degli elementi accessori, di cui alla lettera d) del primo comma dell’articolo 5, che  sono stati corrisposti al personale dipendente, solo se di nuova istituzione o modificati rispetto a quelli già portati a conoscenza dell’Istituto medesimo”.

A tal proposito, dunque, l’INPS è intervenuta per modificare alcuni aspetti che riguardano una precedente circolare n. 2 del 13 gennaio 2012 in merito a tale previsione normativa, obbligando le aziende che hanno in organico dei lavoratori addetti ai pubblici servizi di trasporto ad inviare le comunicazioni relative alle competenze accessorie da includere all’interno della retribuzione pensionabile esclusivamente mediante l’utilizzo del servizio di posta elettronica certificata (PEC).

In particolare, dunque, tali soggetti dovranno inviare una PEC entro la scadenza del 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui vengono erogati gli emolumenti, al seguente indirizzo: [email protected].

In seguito alla presentazione della predetta comunicazione da parte delle aziende interessate, l’INPS procederà con l’effettuare un controllo sulla rilevanza delle competenze accessorie ai fini pensionistici e ad inviare le opportune valutazioni tramite l’indirizzo PEC dal quale gli è arrivata la comunicazione.

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