Un uomo di 65 anni perseguita una escort di cui si era innamorato e finisce in manette a Carrara.

L’intervento dei Carabinieri è stato richiesto proprio dalla giovane escort per far cessare le sempre più assurde pretese dello stalker. L’uomo infatti si sarebbe invaghito di lei e avrebbe iniziato a perseguitarla con un comportamento sempre più assillante e molesto nei suoi confronti. La 25enne ha così deciso di denunciarlo alle autorità per atti persecutori. Al culmine dell’ultimo episodio di minaccia ai danni della ragazza, i Carabinieri hanno provveduto ad arrestare lo stalker prima che potesse attentare all’incolumità fisica della vittima.

Al momento del fermo, pare infatti che l’uomo fosse alla ricerca della escort nei posti da lei frequentati abitualmente e che avesse con sé un coltello a lunga lama.

Il 65enne, originario della vicina zona di Pietrasanta in provincia di Lucca, era entrato in contatto con la giovane escort grazie ad un sito di incontri. L’uomo si era subito invaghito della ragazza e avrebbe voluto allacciare una relazione sentimentale stabile e non occasionali rapporti sessuali. La donna non aveva mai avuto intenzione di corrispondere le sue attenzioni. Il 65enne non si era dato per vinto e aveva comunque continuato a frequentare la ragazza per incontri di tipo sessuale.

Carrara uomo perseguita escort: da mesi minacciava la donna

Il 65enne aveva di fatto perso ogni ragione per la giovane amante. Aveva intimidito la donna affinché non allacciasse rapporti con altra clientela, fatta eccezione per lui. Era addirittura andato in escandescenze quando la donna gli aveva riferito di aver abbandonato quella professione e che aveva trovato un lavoro in un bar e una relazione sentimentale con un’altra persona.

La vittima ha poi riferito agli agenti che da quando aveva conosciuto il 65enne le erano capitate alcune circostanze strane e che si era insospettita che fossero collegate alla condotta violenta dell’uomo. Qualche tempo fa nell’appartamento di Marina di Massa dove la ragazza viveva si era propagato un incendio. Successivamente non aveva più trovato alcuni effetti personali e soprattutto il suo cellulare, utilizzato per fissare gli incontri.

La donna inoltre ha affermato di essersi sentita in più di un’occasione pedinata e controllata. In una circostanza pare che il 65enne si fosse qualificato come un ufficiale delle forze dell’ordine, rivelando dettagli della sua vita privata. I sospetti erano aumentati quando era venuta a conoscenza che qualcuno stesse utilizzando il suo cellulare per inviare messaggi minacciosi a molti contatti che erano presenti in rubrica, fra cui il titolare del bar che l’aveva da poco assunta.

Anche questo esercizio è entrato nelle mire dello stalker. L’uomo infatti avrebbe scattato fotografie per dimostrare alla sua vittima di aver scoperto dove lavorasse e che potesse raggiungerla in qualunque momento.

Tutti questi comportamenti persecutori hanno limitato la libertà e soprattutto destabilizzato la serenità psicologica della ragazza. La giovane si è vista costretta a cambiare le sue abitudini e le zone frequentate per paura che l’uomo potesse trovarla ed aggredirla. Temeva infatti che il 65enne cadesse in una condotta estremamente violenta, poiché era a conoscenza che detenesse alcune armi tra cui un machete.

Fucile e teaser nella sua abitazione

Pochi giorni fa il suo stalker ha tentato l’ennesimo approccio e, al suo rifiuto di incontrarsi personalmente, ha deciso di recarsi a Carrara per vederla. La avrebbe contattata via telefono, minacciando di rivelare a tutti i suoi conoscenti, fidanzato incluso, il suo recente passato di escort.

Il 65enne però era già attenzionato dalle forze dell’ordine che hanno deciso di intervenire subito, evitando una possibile aggressione fisica. L’uomo è stato fermato sotto l’abitazione attuale della giovane. Una volta perquisito, i Carabinieri hanno trovato un coltello a serramanico con 30 centimetri di lama.

È stato dunque tratto in arresto e condotto in carcere con l’accusa di “atti persecutori aggravati dall’uso delle armi”. L’uomo si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida dell’arresto. Analizzato ogni elemento della profonda indagine, il giudice ha dunque confermato la custodia cautelare in carcere.

Le autorità hanno setacciato anche l’abitazione del 65enne. Qui i militari hanno rinvenuto un fucile e varie munizioni detenute illecitamente ed un dispositivo storditore elettrico simile ad un teaser. Sono stati trovati anche monili ed altri gioielli appartenenti alla 25enne e ritenuti andati persi nel rogo della sua abitazione.