Famiglia citofonata da Salvini condannata per spaccio di sostanze stupefacenti. Tre anni fa il video era diventato virale sul web ed oggetto di polemiche e tante parodie.
La famiglia citofonata da Salvini e la condanna
L’espressione “Scusi, lei spaccia?” era diventato quasi un tormentone oltre che motivo di grandissime polemiche nei confronti del leader del Carroccio Matteo Salvini. Era il 2020 quando il segretario leghista si recò sotto una casa del quartiere Pilastro a Bologna su segnalazione di un cittadino. “Ci hanno segnalato una cosa sgradevole” esordisce il segretario leghista non appena qualcuno risponde dal piano di sopra “Ci hanno detto che da lei parte una parte dello spaccio della droga qua in quartiere“. Il video, poi pubblicato sui social e oggetto di tantissime parodie e prese in giro nei confronti di Salvini, provocò moltissimo sdegno nei suoi avversari politici che indicarono l’azione come vergognosa.
La querela a Salvini
Matteo Salvini è stato anche querelato assieme alla residente che aveva indicato la casa della famiglia tunisina accusata di spacciare. Oggi gli abitanti di quella casa al Pilastro sono stati tutti condannati per spaccio di droga: ai genitori sono stati inflitti un anno e due anni e sei mesi di reclusione. Uno dei figli dovrà scontare quattro anni e sei mesi ed una figlia tre mesi di carcere. Sul più giovane si esprimerà il tribunale dei minori.