Mistero sull’uomo trovato in fin di vita sulla Darsena Nuova a Livorno.
Si tratta di un uomo, di origine toscana di circa 50 anni, rinvenuto in una pozza di sangue nella notte tra Domenica 7 e Lunedì 8 Maggio 2023, poco dopo le 3 del mattino. Il ritrovamento è avvenuto lungo il marciapiede-banchina degli scali Novi Lena preposto all’attracco delle barche nel quartiere di Borgo Cappuccini. Dietro di lui infatti, un muro alto circa quattro metri che separa la carreggiata rialzata dalla banchina del porticciolo.
A ritrovare l’uomo agonizzante sono stati alcuni passanti che hanno notato la sagoma del 50enne lungo la banchina e allarmati hanno chiamato le forze dell’ordine. L’uomo, secondo quanto emerge dalla prime indagini sul caso avrebbe passato la notte tra i locali della zona e poco dopo le 3 si sarebbe allontanato senza lasciare traccia.
La segnalazione al 112, il numero unico delle emergenze, è giunta intorno alle 3.30 con una pattuglia che è subito accorsa sul posto. Difficile per ora risalire ala sua identità poichè l’uomo non aveva documenti con sé nei vestiti.
All’arrivo degli agenti, l’uomo è stato ritrovato supino e con la testa ricoperta di sangue. Sul posto sono intervenuti anche i volontari dell’Svs e gli uomini del 118 che lo hanno prima stabilizzato e poi trasferito d’urgenza in ospedale. Le condizioni sono tuttora molto critiche.
Livorno uomo trovato in fin di vita: è giallo sull’incidente
Sul posto, oltre al personale medico che ha soccorso il 50enne, anche i Carabinieri del nucleo operativo Radiomobile coadiuvati dai colleghi della compagnia di Livorno che insieme alla scientifica hanno avviato tutti i rilievi del caso per far luce sulla dinamica dell’incidente. L’area del ritrovamento è già stata delimitata e analizzata per fare emergere eventuali tracce. Resta infatti il giallo su quanto sia successo la scorsa notte.
Gli uomini dell’arma al momento non escludono nessuna pista, dall’ipotesi di un incidente fortuito alla possibile aggressione da parte di un’altra persona. Si pensa ad una lite che, stando a quanto raccolto, potrebbe anche essere iniziata sulla via, anche se i militari escluderebbero, con le dovute cautele, la possibilità che il 50enne sia caduto, accidentalmente o magari dopo una violenta colluttazione, dalle spallette degli Scali tra le cantine e il mare, dove è stato poi ritrovato il corpo gravemente ferito.
A creare un quadro più chiaro di quanto successo ci penseranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso l’eventuale aggressione. I carabinieri le hanno già sequestrate e presto verranno visionate.
I filmati, infatti, permetteranno di ricostruire l’accaduto. Le indagini inoltre, si stanno sviluppando anche grazie alle testimonianze di molte persone ascoltate in queste ore al comando provinciale di viale Fabbricotti. Persone che probabilmente hanno avuto contatti con l’uomo prima della sua sparizione utili a raccogliere il maggior numero possibile di informazioni.
La pista più probabile al momento rimane quella della lite conclusasi con l’aggressione.
Come sta l’uomo
L’uomo una volta stabilizzato è stato trasferito con urgenza in ospedale dove era stata allertata la shock room. Dopo i primi esami del caso, il 50enne è stato trasferito in rianimazione e le sue condizioni sono state valutate gravissime e critiche.
L’uomo, secondo gli ultimi aggiornamenti trapelati sarebbe ancora in pericolo di vita e avrebbe riportato una profonda ferita alla testa che gli ha provocato una copiosa emorragia per i quali i medici tendono al momento a non sbilanciarsi vista la sua delicata situazione clinica.
Stando ai primi rilievi, sembrerebbe che la ferita sia stata causata da un colpo subito da un corpo contundente. Per questo motivo, le forze dell’ordine tendono ad ipotizzare che tutto sia nato da una violenta aggressione.