Festa dell’Europa: è una ricorrenza dagli ideali nobili che dovrebbe trovare riscontro nei fatti, come ad esempio l’assenza di conflitti e una quotidianità che dovrebbe svolgersi oltre i soliti confini geografici. Di fatto il conflitto russo-ucraino dimostra il contrario e la vita di tutti i giorni si svolge all’interno delle solito perimetro.
Festa dell’Europa: quando e perché nasce?
“La festa dell’Europa nasce nel 1950, per volere di un certo Robert Schuman, ex Presidente del Parlamento Europeo, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, evento storico che aveva condizionato l’Europa e il mondo intero. Il presupposto è di generare una situazione di pace perpetua, ma non sempre quello che ipotizziamo viene mantenuto – ha sottolineato il professor Dario Noschese, a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus – la ricorrenza vuole rinnovare questa promessa di pace“.
Dalla pandemia al conflitto russo-ucraino: stare in Europa vuol dire guardare verso la stessa direzione
L’Europa può dirsi unita quando gli stati membri guardano tutti alla stessa direzione. “La pandemia ha dato i primi segnali di unione politica, così come il PNRR, sono momenti che derivano da scelte condivise che ci fanno sentire, e vivere, allo stesso modo. Lo stesso vale per Russia e Ucraina. Abbiamo visto un chiaro schieramento a favore dell’Ucraina, e tante azioni che l’UE sta compiendo per mitigare il conflitto e dare prospettive al Paese guidato da Zelensky. L’Europa è un modello nuovo su diversi fronti: la presenza delle donne in politica, la partecipazione attiva dei cittadini nel raccontare l’UE che sarà. Vi hanno preso parte più di 17mila persone“.
Competenze internazionali e armonizzazione del mercato del lavoro
“Andrà in questa direzione il lancio ufficiale dell’anno delle competenze, a pomeriggio alle 14. Si lavorerà per la creazione di un set di conoscenze che non siano spendibili soltanto a livello nazionale, ma europeo, con tante possibilità di standardizzare e armonizzazione del mercato del lavoro. Ricorrono, peraltro, i 30anni del mercato unico: è un momento eccezionale, un periodo eccezionale. La nostra UE ha lanciato l’iniziativa costruire l’Europa con i consiglieri locali piccoli Paesi o municipi, Roma ha partecipato – ha sottolineato il direttore del Centro Europe Direct – basta registrarsi e cominciare un percorso di collaborazione e cooperazione coi colleghi, in ambito italiano ed europeo. C’è già stata una prima riunione a marzo, coi primi consiglieri iscritti per supportare l’iniziativa. Il 4 abbiamo avuto l’onore di ospitarne cinque di consiglieri locali, della Regione Lazio, giornata di lancio dei festeggiamenti in vista della settimana dedicata all’Europa“.