Il padre di Jessica Valentina Faoro, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno, ha affermato che non perdonerà mai Alessandro Garlaschi, l’uomo che nel 2018 è stato condannato per l’omicidio della sua giovane figlia. In questi anni, racconta, Garlaschi ha inviato lettere e cartoline in cui chiedeva di portare un fiore o un lumino alla tomba della ragazza e ha posto dubbi sulla sua colpevolezza. Tuttavia, il padre di Jessica non ha mai risposto e non vuole incontrare Garlaschi neppure dopo la sua liberazione dal carcere. La sua ferita, fa sapere, è troppo profonda per poter perdonare il responsabile della morte di sua figlia.
Omicidio Jessica Faoro, il padre: “Ogni volta che ci penso sto male”
La mente del padre di Jessica Faoro torna costantemente al massacro subito da mia figlia, e ogni volta ne soffra profondamente. Ha dovuto chiedere supporto psicologico, spiega, ma “la ferita resta un trauma indelebile”.
Egli ha poi sottolineato l’importanza di evitare che altri ragazzi finiscano nella stessa tragica situazione, e per questo motivo promuove uno spettacolo teatrale in memoria di Jessica. Lo spettacolo, intitolato “N.N.” e scritto dalla poetessa Mara Venuto, sarà interpretato dall’attrice Sarah Macchi, e avrà luogo alle 18:30 del prossimo sabato presso il Centro culturale Asteria (MIlano).
Il padre di Jessica ritiene che questa storia debba essere un’occasione per promuovere progetti specifici volti a rafforzare il legame tra genitori e figli e a prevenire altre situazioni tragiche simili.
Il caso
La vicenda riguarda una giovane di 19 anni che aveva chiesto ospitalità al tranviere in cambio di aiuto domestico. La ragazza, che aveva già attraversato momenti difficili e trascorso parte della sua vita in comunità, si era allontanata dall’appartamento condiviso dal tranviere e dalla sua moglie a causa delle avances indesiderate dell’uomo.
Nonostante ciò, la giovane aveva deciso di ritornare nella stessa casa dopo qualche ora. Garlaschi, sfruttando l’assenza della moglie, aveva tentato di avere un rapporto sessuale con la ragazza, ma successivamente l’aveva uccisa. In un tentativo di occultare il delitto, l’uomo aveva dato fuoco al corpo e cercato di nasconderlo in due borsoni.