Che Milinkovic Savic stia vivendo una stagione difficile è evidente. Il Sergente non è mai stato davvero decisivo nel corso di questa stagione e non è riuscito a trascinare la squadra come negli anni passati. Sarri ha provato a stimolarlo anche mettendolo in panchina, ma niente, il serbo sembra stanco fisicamente e forse anche psicologicamente. Tante le critiche ricevute, soprattutto nell’ultimo periodo, anche tramite social network. Su Milinkovic pesa un contratto in scadenza nel 2024 e i tifosi sono preoccupati per il futuro, oltre che per il presente.
Milinkovic e il futuro
Sono giorni complicati in casa Lazio. Tre sconfitte nelle ultime quattro partite in Serie A non sono andate giù né a Lotito né tanto meno ai tifosi laziali. Tra i più criticati, senza dubbio, c’è Milinkovic Savic, apparso sotto tono, impalpabile a Milano e in generale in gran parte della stagione. Nella testa del giocatore serbo però ora c’è soltanto un obiettivo: raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League in questo finale di campionato. Solo allora potrà tirare le somme e decidere serenamente il suo futuro insieme alla dirigenza biancoceleste.
Sergej e Mateja Kezman, il suo agente, sono già d’accordo. La sensazione è che il percorso del calciatore con la Lazio sia finito e la volontà sarebbe quella di far guadagnare comunque qualcosa alla Lazio. Più volte il manager ha incontrato il presidente Lotito intavolando una trattativa. Proprio l’agente, questa mattina, è intervenuto sulle pagine del Corriere dello Sport in difesa di Milinkovic e facendo chiarezza sul futuro del Sergente. “Abbiamo parlato con il presidente molte volte – ha detto Kezman – mesi fa abbiamo stabilito di lasciare concludere la stagione, poi avremo tutto il tempo per parlare di tutto. Specialmente adesso la Lazio ha bisogno di pace, di essere concentrata sul campo e sulle partite. Questo è il momento in cui i laziali devono stare uniti come mai prima. Quattro partite, quattro battaglie e sono sicuro che la Lazio giocherà la Champions”.
Kezman sulle critiche a Milinkovic
Ma più che di futuro, Kezman ha voluto parlare della stagione di Milinkovic e difendere il giocatore dalle tante critiche ricevute in questi giorni. “C’è chi usa parole troppo forti per discutere Milinkovic e la sua forma. Questi sono nemici della Lazio. È una vergogna – ha tuonato il manager – si prova a creare problemi dentro al gruppo e a indebolire la squadra. È vero che Sergej non sta vivendo il suo momento migliore, ma in 8 anni non è quasi mai stato al di sotto del suo livello. Può anche vivere qualche brutta settimana, è solo un uomo e nella sua vita privata può avere degli up and down”.
Ma Sarri per chiudere al meglio ha bisogno del Sergente e lui lo sa. “Sta lavorando al massimo in questi giorni – ha specificato Kezman – per ritrovare la sua forma migliore e “morire” per la maglia della Lazio in questi ultimi 4 match. Lo fa per aiutare il club a raggiungere il fantastico traguardo della Champions”. La situazione contrattuale ovviamente pesa anche sul giudizio dei tifosi, che legano il futuro di Milinkovc al presente poco roseo. Kezman però ha le idee chiare: “Nessuno ha il diritto di giudicare l’atteggiamento di Sergej, la sua lealtà, e di dubitare sul suo amore per la Lazio perché ha dimostrato in tutti questi anni, in ogni singolo giorno, di essere un guerriero laziale, il Sergente”.
Tornare in forma, chiudere bene la stagione e portare la Lazio alla Champions League nelle quattro partite che mancano in Serie A. Milinkovic lavora per questo, e insieme al club e Sarri l’obiettivo è condiviso. Tutti uniti verso lo stesso traguardo. Il futuro, poi, sarà tutto da scrivere.