Amadeus, Sanremo 2024 a rischio per il conduttore che ha ottenuto un successo dopo l’altro nelle ultime edizioni del Festival della Canzone Italiana? I cambiamenti interni alla Rai negli ultimi tempi sono noti e risaputi: con il governo Meloni le carte in tavola stanno cambiando e così da diverse settimane circolano i nomi di chi rischia di più nell’azienda, a partire dai volti che appaiono sul piccolo schermo. Il tema più caldo è – ovviamente – quello del Festival di Sanremo, il programma di punta della Rete Ammiraglia. L’evento più atteso dell’anno che porta con sé grandi numeri, ma allo stesso tempo anche altrettante polemiche.
Impossibile avere un Festival di Sanremo senza qualche problema o critica al seguito. Eppure nonostante i numerosi polveroni che si sono alzati dal 2020 ad oggi con la direzione artistica e la conduzione di Amadeus, i numeri sono stati dalla sua parte. Le ultime quattro edizioni della kermesse canora di mamma Rai sono state le più viste in termini di ascolti. Squadra che vince non si cambia, ma con le rivoluzioni dei vertici potrebbe “saltare” anche Ama. C’è chi pensava sarebbe cambiato tutto dal Festival di Sanremo 2025, in quanto il suo contratto scadrà al termine della 74esima edizione, invece circolano indiscrezioni in merito anche alla prossima stagione.
Amadeus, Sanremo 2024 a rischio? Ecco cosa potrebbe cambiare
A lanciare la bomba è stato Repubblica nell’edizione di oggi, martedì 9 maggio 2023, parlando di un Amadeus “dimezzato“: la nuova dirigenza potrebbe togliergli la direzione artistica del Festival di Sanremo e lasciargli solo la conduzione. Il presentatore farà davvero un passo indietro? Nella puntata di Viva Rai 2 di stamattina Fiorello ha difeso a spada tratta l’amico e collega e sul web sono in tanti che difendono il padrone di casa del Festival.
In realtà non è il solo a rischiare. Il quotidiano riporta anche altri nomi di protagonisti Rai che potrebbero essere licenziati. Il contratto di Fabio Fazio scade a giugno e potrebbe non essere rinnovato, tuttavia è già corteggiato da Discovery. Problemi anche per Marco Damilano e Lucia Annunziata, quest’ultima soprattutto in seguito all’episodio spiacevole con la ministra Eugenia Roccella.
Carlo Fuortes si dimette da Amministratore delegato della Rai
Ricordiamo che qualche giorno fa Carlo Fuortes ha rassegnato le dimissioni da Amministratore delegato della Rai e ha comunicato questa scelta al Ministro dell’Economia e delle Finanze. Ecco cosa ha dichiarato:
Il CdA deve deliberare, nelle prossime settimane, i programmi dei nuovi palinsesti ed è un dato di fatto che non ci sono più le condizioni per proseguire nel progetto editoriale di rinnovamento che avevamo intrapreso nel 2021. Non posso, pur di arrivare all’approvazione in CdA dei nuovi piani di produzione, accettare il compromesso di condividere cambiamenti – sebbene ovviamente legittimi – di linea editoriale e una programmazione che non considero nell’interesse della Rai. Ho sempre ritenuto la libertà delle scelte e dell’operato di un amministratore un elemento imprescindibile dell’etica di un’azienda pubblica. Il mio futuro professionale – di cui si è molto discusso sui giornali in questi giorni, non sempre a proposito – è di nessuna importanza di fronte a queste ragioni e non può costituire oggetto di trattativa. Prendo dunque atto che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore delegato.
Al suo posto potrebbe arrivare il direttore di Radio Rai Roberto Sergio, che dovrebbe indicare come direttore generale l’ex consigliere Giampaolo Rossi. Per quanto riguarda le altre nomine Paolo Corsini oppure Nicola Rai potrebbero andare alla Direzione Approfondimento, mentre Monica Maggioni al Coordinamento Editoriale.
E ancora Gian Marco Chiocci alla direzione del Tg1, Antonio Preziosi a quella del Tg2, mentre Andrea Vianello a quella di Rai Sport. Infine la Lega sarebbe a favore del trasferimento di Marcello Ciannamea all’Intrattenimento Prime Time al posto di Stefano Coletta.