Una prof di Latina è stata bullizzata dai suoi studenti, finendo addirittura in ospedale, e venendo sospesa dal preside dopo essere stata accusata di essere una “molestatrice” da alcuni genitori. Ora la donna, di 52 anni, è in cerca di giustizia. Ad occuparsi del suo caso sono la Procura locale, quella dei minori di Roma e la garante per l’Infanzia e l’adolescenza del Lazio, Monica Sansoni. Il loro obiettivo è cercare di rimettere insieme i pezzi di quanto accaduto negli scorsi mesi ed accertare le relative responsabilità.
Prof bullizzata a Latina: la Procura indaga su cinque studenti tra i 16 e i 17 anni di età
Tutto sarebbe iniziato il 30 settembre scorso, quando la professoressa, 52enne precaria da 10 anni, avrebbe ottenuto un incarico come supplente presso il liceo scientifico G.B. Grassi di Latina. Qui, una volta preso servizio, sarebbe diventata in poco tempo il principale bersaglio dei suoi studenti, che l’avrebbero bullizzata, a più riprese, facendola addirittura finire in ospedale. A raccontare la sua storia è Repubblica. Stando a quanto riportato dalla donna, una settimana dopo il suo arrivo, mentre stava uscendo dalla scuola, uno studente le sarebbe finito addosso, dopo essere stato spinto da un compagno, colpendola allo sterno e all’addome.
Le ferite riportate in seguito alla caduta le avrebbero provocato una grave sindrome vagale, costringendola a riposo per almeno due settimane. Un episodio gravissimo, che la scuola aveva classificato come un “incidente”. Se non fosse che, al suo rientro, la prof aveva scoperto che non si era trattato di un gesto involontario, bensì di un “gioco”, un atto di cyberbullismo in voga tra i più giovani, che consisterebbe nel far cadere un docente, riprendendo la scena con un telefonino e postandola online. Il tutto accompagnato dalla canzone “Gli angeli” di Vasco Rossi in sottofondo. Tutto insomma, fuorché un incidente.
Anche perché, nello stesso periodo, sul web erano circolate anche altre immagini: quelle scattate a tradimento ad un’altra prof, che veniva presa in giro per essere sovrappeso, e quella di una nota messa dalla prof bullizzata alla classe coinvolta, con la dicitura “Quella magnata della supplente”. Per questo l’insegnante ha deciso di rivolgersi alla Procura locale, denunciando l’accaduto e puntando il dito contro i minori. Secondo quanto emerso finora, sarebbero cinque, al momento, i ragazzi coinvolti nell’accaduto, tutti tra i 16 e i 17 anni di età.
L’esposto del preside per la sospensione dell’insegnante
Non è tutto. Oltre ad essere bullizzata, la donna sarebbe stata anche additata come “molestatrice” dai genitori di uno dei ragazzi coinvolti – per le “molestie verbali a carattere esplicitamente sessuale” che gli avrebbe rivolto in classe -, finendo per essere sospesa dal dirigente scolastico dell’istituto, Vincenzo Lifranchi per paura che potesse arrecare “turbamento e pregiudizio” nella scuola. Una conclusione che nessuno si sarebbe aspettato, per la donna, costretta a subìre gli abusi dei suoi studenti per diverso tempo e ora rimasta anche senza un lavoro.
Mi sento ferita e voglio giustizia,
dichiara ora. Nelle prossime settimane, con l’aiuto dell’avvocato che la sostiene, farà in modo di portare a galla la verità. Sempre a Latina proseguono, intanto, le indagini su un’intera classe delle medie accusata di stalking e istigazione al suicidio nei confronti di una compagna. La ragazzina, di 13 anni, sarebbe stata per diversi mesi oggetto di vere e proprie torture psicologiche, orchestrate contro di lei servendosi di una chat Whatsapp chiamata “Anti-Ebola”, creata con l’intento di intimidirla e farle del male. Almeno fino a quando la vittima, aiutata dalla madre e da uno psicologo, non aveva trovato il coraggio di denunciare. Anche il suo caso è ora al vaglio della Procura.