Transizione ecologica, dopo la direttiva Case green e lo stop ai motori a carburante delle auto, l’Europa accelera sulle tasse ambientali. È una stretta sul clima sulla quale il Parlamento europeo sta approvando tre nuove leggi che andranno nella direzione di ridurre le emissioni di sostanze inquinanti per raggiungere l’obiettivo del dimezzamento delle emissioni di CO2 entro il 2030 e l’azzeramento delle stesse entro il 2050.
In arrivo dall’Europa la riforma del sistema dello scambio di quote di sostanze inquinanti, la nuova carbon tax per l’obiettivo di decarbonizzazione fino a istituire un nuovo fondo che servirà a favorire la transizione e a sostenere i soggetti più deboli, tra i quali famiglie e piccole imprese. I provvedimenti sono attesi per l’approvazione al Consiglio dell’Unione europea in quello che è il secondo ramo legislativo comunitario, prima della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (Guue).
Transizione ecologica tasse in arrivo riduzione emissioni CO2: novità riforma scambio quote 2026-2034
Nuove norme in arrivo dal Parlamento europeo sulla transizione ecologica, dopo la direttiva sulle Case green e lo stop ai motori a benzina e diesel. L’Europa avanza sulla stretta delle emissioni di CO2, in vista del raggiungimento dell’obiettivo intermedio del 2030, di dimezzamento dell’inquinamento del 55% rispetto ai livelli del 1990. Lo step successivo sarà quello dell’azzeramento delle emissioni inquinanti entro il 2050, target che comporterà nuovi sacrifici per evitare azioni negative sul clima. La prima misura in arrivo va a impattare soprattutto sulle imprese con la riforma del sistema delle quote di scambio delle emissioni, uno dei pilastri sui quali poggia tutto il meccanismo del Green Deal di abbattimento di CO2.
L’attuale meccanismo di scambio quote si basa su permessi (per 11mila centrali elettriche e fabbriche) da richiedere per ogni tonnellata di CO2 emessa. La legge in arrivo introdurrà un nuovo sistema degli Emission trading scheme (Ets) che andrà a eliminare le quote gratuite per le realtà aziendali tra il 2024 e il 2034. Nell’Ets 2 saranno inserite nuove tariffe per le quote relative ai carburanti per i trasporti su gomma e per gli immobili. I nuovi prezzi entreranno in vigore dal 2027 o, al più tardi, nel 2028.
Transizione ecologica, arriva la nuova carbon tax: cosa cambia?
Tra le novità in arrivo nell’ambito della transizione ecologica, nell’Ets 2 arriverà anche l’inclusione dei gas serra prodotti nel settore marittimo. Lo stesso trasporto aereo vedrà gradualmente azzerarsi le quote di scambio gratuite entro il 2026. L’obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo e l’utilizzo di carburanti sostenibili.
Una nuova carbon tax è in dirittura d’arrivo nel secondo intervento normativo del Parlamento europeo. Il nuovo meccanismo delineato dall’Unione europea è quello di un adeguamento del carbone alle frontiere: sulle importazioni nei Paesi Ue di merci rientranti nel paniere Ets, le imprese dovranno comunicare alla frontiera il quantitativo di emissioni contenuto nei prodotti. La carbon tax da pagare sarà commisurata al prezzo che le imprese avrebbero dovuto sostenere nel caso in cui avessero prodotto la merce all’interno dei confini europei. Sui tempi di entrata in vigore si parla di un periodo che va dal 2026 al 2034, in compensazione con l’abbattimento graduale delle quote gratuite di Ets.
Povertà energetica: che cos’è il Fondo per il sostegno di microimprese, trasporto e famiglie?
Infine, l’Unione europea istituirà nel 2026 un nuovo fondo per garantire che la transizione ecologica avvenga senza creare iniquità e sia inclusiva dal punto di vista sociale. Il fondo avrà una dotazione iniziale di quasi 87 miliardi di euro e dovrà sostenere le imprese più piccole e le famiglie colpite dalle conseguenze della cosiddetta “povertà energetica”. Il sostegno andrà a vantaggio anche delle aziende di trasporto.