A Roma i lavoratori e le lavoratrici dell’outlet di Castel Romano sono in agitazione, il gruppo proprietario della società ha intenzione di tenere i negozi aperti il 26 Dicembre, nel giorno di Santo Stefano. Lo shopping dei romani, in questi giorni è accompagnato dalle proteste dei lavoratori. Alle porte di Roma, a Castel Romano, i dipendenti dell’outlet sono in agitazione per una notizia ricevuta dalla direzione. I dirigenti del gruppo proprietario del centro commerciale all’aperto hanno deciso e fatto sapere ai negozianti di essere intenzionati a tenere aperto il centro di shopping il 26 dicembre prossimo. La notizia naturalmente ha fatto infuriare i lavoratori. In Italia il giorno di Santo Stefano è considerato alla stregua del Natale, tanto che i cambi dei regali, si sa, partono sempre dal 27 in poi. Invece il MCarthur Glenn Group, proprietario dell’outlet ( e leader in Europa nei designer outlet, con 25 centri distribuiti in 8 paesi), ha deciso di ‘cancellare’ la festa per chi lavora a Castel Romano. Così sono scattate le proteste. Già da ieri la domenica di shopping è stata accompagnata anche dal volantinaggio di protesta guidato anche dai sindacati che si sono schierati al fianco dei lavoratori in questa protesta. I dipendenti dell’outlet che si trova tra Roma e Pomezia, sulla via Pontina, sono sul piede di guerra e non hanno intenzione di mollare di un passo. Un regalo di Natale anticipato hanno commentato le sigle sindacali Filcams Cgil, Filctem Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Roma e Lazio. I gruppi sindacali sono da sempre contrari alle aperture nei giorni festivi. Le sigle rappresentanti dei lavoratori, quindi hanno emesso una nota con cui dichiarano di condannare “la scellerata decisione del fondo di investimento fatta sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori, che nega agli stessi diritto a trascorrere le festività natalizie in famiglia, valore ben più importante del mero profitto”.

Roma scatta la protesta all’outlet di Castel Romano, il gruppo che controlla il centro vuole tenere i negozi aperti il 26 dicembre

Così è scattata la protesta, che difficilmente sarà fermata, che ha come unico obiettivo portare il gruppo proprietario dell’outlet a tornare sui suoi passi, non ci sono vie di mezzo: il 26 dicembre non si lavora. Al giorno per cui tutti i lavoratori sono in agitazione, cioè il 26 dicembre prossimo, mancano più di sette mesi e ogni giorno e ogni ora di questo tempo verrà impiegato dai lavoratori e dalle lavoratrici per tentare di far ragionare i vertici della società che fa capo al centro commerciale. Sette mesi sono un tempo piuttosto lungo che regala abbastanza speranze ai dipendenti, di poter fare qualcosa in tal senso. Se si guardano i margini temporali per contrattare, quelli ci sono tutti. Intanto i sindacati si sono mossi nell’immediato. Così hanno subito chiesto un incontro urgente, da tenere al centro commerciale di Castel Romano, proprio con i responsabili della società per avviare le trattative che hanno come unico obiettivo quello di non lavorare nel giorno di Santo Stefano. E’ stato così aperto un contestuale stato di agitazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’outlet. Domenica scorsa il primo passo è stato avviare il volantinaggio di protesta che è durato per tutto il week end di shopping. Lo step successivo sarà un’assemblea. I lavoratori infatti hanno indetto proprio un’assemblea sindacale fissando la data per il prossimo 10 maggio. E se non sarà abbastanza la protesta andrà avanti, anche dovesse durare per tutti i mesi che li separano da qui al 26 dicembre. “Non ci fermeremo” hanno assicurato i lavoratori, convinti e intenzionati in ogni modo a non voler lavorare il giorno di Santo Stefano.