Possono sembrare piccoli furtarelli, ma in realtà arrecano grandi danni a chi li subisce. Non solo. Perché nel corso degli ultimi anni sono aumentati a dismisura e colpiscono diverse nazioni, diverse città e diversi quartieri. Si tratta del fenomeno dei furto di marmitte per i catalizzatori. Un evento che nasconde molte ombre e che potrebbe evidenziare un disagio sociale legato all’impoverimento della popolazione.
Il furto è rapido e facile da eseguire, soprattutto in determinate macchine. Le preferite sono le Smart (non i modelli più recenti), dove la marmitta è facile da togliere. Quello che interessa ai ladri, però, non è di per sé la marmitta, ma quello che c’è al suo interno. Il cuore, si può dire. Ai criminali interessa il catalizzatore. Anzi, i materiali che lo compongono.
Il catalizzatore, senza dilungarci troppo su come è fatto, sostanzialmente trattiene le sostanze aromatiche più inquinanti della benzina per far uscire aria ‘pulita’. Al suo interno, ed è il motivo per cui vanno letteralmente a ruba, si trovano tracce di oro, platino, rodio e palladio. Tutti metalli dal costo elevato.
Furto della marmitte per i catalizzatori, il racconto dell’esperto
“Il problema principale è che però il ladro non ci fa nulla con il catalizzatore in sé, perché per estrarre quei metalli preziosi è necessario un bagno chimico e attrezzature che il semplice ladro non possiede”, spiega Marco, un esperto del settore meccanico di Roma. Senza contare che il catalizzatore è altamente tossico, proprio a causa della sua funzione.
“Giorni fa, parlando con un autodemolitore, mi ha detto di non avere più marmitte perché veniva gente a comprarla a 150 euro”, aggiunge l’esperto, ricordando che nelle ultime settimane, nei pressi dove ha la sua officina, ad almeno 9 macchine hanno rubato la marmitta.
“Personalmente, io che sono del settore non saprei mai dove rivendere o a chi dare il catalizzatore. Quindi deve esserci qualcuno che commissiona questi furti. Il ladro è solo la fine di una catena. Lui stesso non ci fa nulla con il catalizzatore, perché non sa come estrarre i metalli. E magari nemmeno sa cosa c’è dentro”.
Il furto, inoltre, è molto veloce da eseguire. In una Smart, ad esempio, il ladro si sdraia sotto la macchina – magari sollevandola leggermente – svita due bulloni, taglia le sonde lambda e le guarnizioni con un frullino a batteria e prende la marmitta. Totale 3, forse 4 minuti. Per ogni marmitta guadagna 150 euro circa. Se in una sera ruba 10 marmitte, ci ricava 1500 euro.
“Fino a qualche tempo fa – prosegue Marco – si rubavano direttamente l’auto. Oggi sono in aumento questi crimini, magari anche a causa di un impoverimento della società. I disperati si attaccano a tutto. Anche il ladro più inesperto dopo 4-5 furti impara. E deve anche essere piccolo e magro, per potersi sdraiare sotto l’auto”.
Furto marmitte per i catalizzatori, quanto costa
Il costo per cambiare una marmitta è enorme. Non tanto per il pezzo in sé – che varia da modello a modello e può arrivare anche oltre i 1000 euro – ma per il fatto che spesso le vittime sono persone comuni. Che magari non hanno i soldi necessari per mettere una marmitta/catalizzatore al posto di quella rubata. Così si crea un doppio danno: da una parte quello economico, dall’altra l’impossibilità di utilizzare il mezzo perché senza marmitta non si può – ovviamente – circolare. Senza sottolineare il fatto che una volta montato il nuovo ricambio, può essere rubato una seconda volta. E magari anche qualche giorno dopo.
Quali sono le auto più bersagliate
Le auto più colpite sono in genere le Smart, le Renault e le Volkswagen, ma solo i modelli meno recenti. Nelle auto di ultima generazioni, infatti, i catalizzatori sono fatti con metalli meno nobili e, dunque, meno pregiati rispetto al platino e compagnia bella.
Il business delle marmitte, però, non è una prerogativa di una città particolare o della sola Italia. In tutta Europa, infatti, vengono denunciati furti delle marmitte, come testimoniato anche dalla stampa estera. Questo sta a significare che il fenomeno è più esteso di quel che possa sembrare.
“Rubare il catalizzatore delle Fiat è più complicato, perché per farlo bisogna smontare il motore. I ladri sanno bene quali sono le auto facili perché, probabilmente, qualcuno glielo ha spiegato”, aggiunge l’esperto.