Dura presa di posizione della Regione Lombardia che ha deciso di negare il patrocinio al Gay Pride di Milano, previsto per il prossimo 24 giugno, confermando la linea contraria all'evento tenuta negli ultimi anni.
La Regione Lombardia, attraverso l'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ha deciso di negare il patrocinio gratuito al Gay Pride di Milano. La decisione è arrivata al termine della votazione sulla richiesta di patrocinio avanzata dagli organizzatori dell'evento, che ha visto il voto contrario dei tre esponenti della maggioranza di centrodestra del Consiglio – il presidente Federico Romani, il vicepresidente Giacomo Cosentino e la consigliera segretaria Alessandra Cappellari – avere la meglio su quello favorevole dei due membri del Partito Democratico – il vicepresidente Emilio Del Bono e il consigliere segretario Jacopo Scandella.
Il Consiglio regionale ha anche respinto la proposta di illuminare il Pirellone con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo della manifestazione.
Non si tratta di una novità, dal momento che già lo scorso anno e altre volte in passato la Regione Lombardia aveva negato un gesto che avrebbe potuto rappresentare una vicinanza simbolica alle battaglie portate avanti dalla comunità Lgbtqia+. Ne è consapevole il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino il quale, però, non nasconde la delusione e si scaglia contro il governo della regione per la decisione presa, e promette la sua presenza al corteo del Pride.
La manifestazione è prevista per il prossimo 24 giugno, al termine di una tre giorni di eventi che coloreranno il capoluogo lombardo con i colori dell'arcobaleno.
Il 22 e il 23 giugno saranno i due giorni che vedranno aprirsi le porte della Pride Square, un vero e proprio festival organizzato a Porta Venezia, tra concerti e locali, che si estenderà anche in altre piazze della città.
L'apice, ovviamente, sarà poi raggiunto con il corteo che, come ogni anno, vedrà la sua partenza dalla Stazione Centrale per poi attraversare le vie del capoluogo lombardo, fino ad arrivare al palco allestito all'Arco della Pace, dove si alterneranno musica e dibattiti, per una festa dei diritti che andrà avanti per tutta la giornata.