Roberto Vittori è stato l’astronauta ospite dell’evento dedicato a Top Gun Maverick presso la sede dell’ASI a Roma, dove ha parlato tra l’altro anche della chiacchieratissima Space X di Elon Musk. Nato a Viterbo il 15 ottobre 1964, dopo aver frequentato l’Accademia Aerenonautica Italia dal 1985 al 1989 ha conseguito il brevetto di pilota militare negli Stati Uniti nel 1986 e da lì ha iniziato una carriera che lo ha portato a raggiungere le vette dello spazio. Ricordiamo le sue quattro missioni con oltre 2000 ore di volo e 40 aeromobili pilotati, tra cui l’F-104 Starfighter, il Tornado GR.1, l’F/A-18, l’AMX, Mirage 2000, G.222 e P180. Dal luglio del 1998 è stato selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in collaborazione con l’European Space Agency (ESA) ed ha partecipato alla seguenti missioni: 25 aprile (TM-34) al 5 maggio 2002 (TM-33), la missione volo taxi “Marco Polo” presso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), nell’ambito di un accordo di programma tra l’Agenzia Spaziale Russa Roskosmos, l’Agenzia Spaziale Italiana, e l’ESA. TAG24 ha avuto modo d’intervistarlo in esclusiva proprio in occasione dell’evento dedicato al film con Tom Cruise, ma Roberto Vittori ha anche parlato della situazione internazionale della Russia e la grande novità con l’avvento sulla scena di Space X per cui ha speso grandi parole di elogio.
Roberto Vittori l’intervista esclusiva su Top Gun, gli astronauti Russi e Space X VIDEO
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In occasione dell’evento Spazio Cinema organizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana, per la proiezione del film Top Gun Maverick, abbiamo incontrato l’ospite speciale della serata l’astronauta e generale dell’aeronautica Roberto Vittori, che ha risposto alle nostre domande in esclusiva.
Roberto Vittori qual è il suo giudizio su Top Gun Maverick?
“Un bel film che sicuramente esprime, in maniera forse un po’ fantasiosa in alcuni passaggi, ma effettivamente il mondo dei piloti è fatto di questa passione, dedizione, l’aeroplano che performa che vediamo nelle immagini del film è realtà, è una realtà, che i piloti dell’ Aeronautica Militare vivono ogni giorno”.
Quanto conta nella formazione di un’astronauta l’essere prima di tutto un pilota?
“L’astronauta altro non è che un pilota di alta quota, è un collegamento logico, è un passaggio, io passo quindi dall’aereo all’astronave, la Sojuz nel mio caso, poi nello Space Shuttle dove il collegamento è ancora più evidente con il mondo degli aeroplani. Infatti rientrava a terra come un aliante.
Senza entrare nella situazione politica attuale con la Russia, che ne pensi del loro apporto al programma spaziale?
La Stazione Spaziale Internazionale è nata come momento di sintesi tra l’allora Unione Sovietica e il mondo occidentale in particolare la Nasa assieme all’Europa, Canada e Giappone. La Stazione Spaziale rimane un ponte che collega due culture e due mondi differenti, è stato un ponte in passato e speriamo sia un ponte in futuro.
Riguardo le prossime missioni lunari e i recenti problemi della Starship Space X qual è il tuo pensiero?
“Sono passati 20 anni della Stazione Spaziale Internazionale quindi della micro gravità, l’Italia è stata protagonista costruendo molti moduli logistici per gli astronauti. Ci aspetta un ambiente operativo totalmente differente rispetto a quello in cui abbiamo lavorato fino a questo momento, affrontare la superficie lunare e le risorse extra atmosferiche rappresentano quindi una sfida per l’economia globale. Starship di Space X è ad oggi l’unica reale possibilità, rappresenta l’autostrada per arrivare sulla luna. Il lancio ha avuto successo, la rampa e la prima fase del volo è stato sicuramente positivo, ma la complessità di un volo sperimentale è evidente e nessuno si aspettava che avrebbe performato in maniera perfetta. Questo è comunque un inizio importante, speriamo che i tempi per proseguire non siano troppi lunghi. Starship rappresenta l’unica opportunità che abbiamo per raggiungere la superficie lunare”.
Se ti richiamassero in azione per andare sulla luna, come accade d’altronde a Tom Cruise come pilota in Top Gun Maverick, accetteresti?
“(Sorride ndr.) Assolutamente Si! L’età anagrafica come è stato dimostrato non è un fattore limitante anzi è ancor più facile per gli astronauti che per i piloti. Assolutamente Si“
La speranza di molti, anche in Italia, è che presto vedremo la prima donna mettere piede sulla Luna. Che ne pensi?
“L’Italia ha avuto un ruolo importante nel passato, ricordiamo che il San Marco è stato uno dei primi satelliti lanciati nello spazio. L’Italia ha avuto un ruolo importante nella fase primaria di realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale e in questo momento sta ancora investendo molto. Ora va trovata la sintesi in scelte di politica industriale, che sono fondamentali per il futuro“.
Un messaggio per i più giovani?
“Lo spazio è il futuro ed il futuro è dei giovani. Le risorse extra atmosferiche, l’arrivo sulla superficie lunare non saranno certamente solo frutto di una ricerca scientifica, tecnologica o motivo di sicurezza e difesa, ma rappresentano anche il futuro della global economy. Lo spazio è l’unico modo sostenibile per continuare quella crescita sistematica dell’economia globale senza distruggere l’ecosistema terrestre. Lo spazio è la nostra vera opportunità”.