Il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi ha annunciato, durante l’intervento davanti alle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera, che il costo del Ponte sullo Stretto di Messina sarà di 13,5 miliardi di euro. Le commissioni hanno approvato il mandato ai relatori a riferire in Aula sul decreto ponte. Ora il provvedimento è atteso in Aula per domani alle 15

Ponte sullo Stretto, Rixi: “L’opera sarà realizzata in tempi brevi”

Durante il suo intervento, il sottosegretario ha affermato che nel 2011 il costo stimato per la realizzazione del progetto era di 8,5 miliardi. Di questi, 6,7 miliardi riguardano il contratto col contraente generale. Inoltre, ha spiegato che sono state apportate due modifiche al decreto per chiarire i limiti di spesa e per evitare eventuali extraprofitti per l’azienda che ha vinto l’appalto nel 2012. E ha concluso:

Serve a dipanare i dubbi sia sul valore che sull’aumento dei costi e sugli eventuali extraprofitti, per tutelare lo Stato affinché si realizzi l’opera con tempi e costui congrui. Penso che il metodo scelto con Ragioneria e Mef sia tutelante.

Cosa prevede il progetto?

Il progetto del ponte prevede la costruzione di una struttura sospesa lunga circa 3,3 chilometri che colleghi la città di Messina in Sicilia con quella di Villa San Giovanni in Calabria. L’opera dovrebbe ridurre significativamente i tempi di percorrenza tra le due regioni e rappresenterebbe un’importante infrastruttura per il trasporto merci e passeggeri.

Molti hanno messo in dubbio la sua fattibilità tecnica e finanziaria, sostenendo che il costo dell’opera sarebbe eccessivo e che sarebbe preferibile investire in altre infrastrutture, come la messa in sicurezza delle strade esistenti o la costruzione di collegamenti ferroviari più efficienti.

Tuttavia, ci sono anche molti sostenitori del progetto del ponte, che vedono in questa opera un’opportunità unica per lo sviluppo economico e turistico del Sud Italia. Secondo questi sostenitori, il ponte rappresenterebbe un’infrastruttura fondamentale per il rilancio delle attività produttive e per il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni delle due regioni.