Scudetto della Roma del 1983, parla Sebino Nela a Tag24. L’ex difensore è stato tra i protagonisti del tricolore vinto dalla squadra allenata da Nils Liedholm ai danni delal Juventus.
Scudetto Roma 1983, Nela: “Noi prima squadra a giocare a zona”
Un tricolore scucito alla Juventus del quale ricorrono i quarant’anni dalla vittoria. Quella Roma di Nils Liedholm era un gruppo eccezionale che contava tra le proprie fila giocatori come Pruzzo, Conti, Ancelotti e Nela. Proprio l’ex difensore ha parlato oggi a Tag24 ed ha raccontato le emozioni di quel secondo scudetto vinto a distanza di tanti anni dal primo tricolore arrivato nella Capitale. Ecco cosa racconta su quello scudetto del 1983 e sulla compagine che lo vinse.
Quali emozioni ricorda di quello scudetto del 1983?
Tantissime. Eravamo una squadra veramente forte, abbiamo portato un’innovazione nel campionato italiano di calcio: siamo stati la prima squadra a giocare a zona con giocatori fortissimi. Eravamo guidati da un allenatore molto bravo avanti 30-40 anni a tutti e avevamo un presidente straordinario. Tutta una serie di cose che hanno fatto sì che ottenessimo buonissimi risultati. Eravamo una squadra di un buonissimo livello.
Quale fu la gara decisiva per il tricolore del 1983?
Noi partimmo consapevoli di essere una squadra forte che poteva anche vincere il campionato. Un po’ per tutti, quindi anche stampa e tifosi, la partita decisiva è stata quella con il Pisa. Noi eravamo coscienti e consapevoli che si poteva lottare fino alla fine e potevamo vincere il campionato, in noi quella vittoria ha aumentato l’autostima mentre nei tifosi ha dato certezze maggiori che si potesse trionfare.
In quegli anni la Roma perse la finale all’Olimpico contro il Liverpool: quali ricordi ha di quel giorno?
Io la presi con dispiacere per la sconfitta in finale di Coppa dei Campioni ma anche lì eravamo consapevoli di aver incontrato una delle squadre più forti della storia del calcio e uno dei migliori Liverpool di sempre. E’ finita ai rigori, purtroppo i rigori sono una cosa brutta: preferirei perdere 3-0 che perdere dal dischetto…ma questo è il calcio, è andata come è andata. Forse ce la potevamo giocare meglio ma eravamo alle prime esperienze su campi internazionali mentre loro erano abituati a partite del genere, la partita fu equilibrata.
Come ha preso l’omaggio nella gara della Roma contro l’Inter?
Siamo stati festeggiati a distanza di quarant’anni dal nostro scudetto. Ci ha fatto enormemente piacere e la visita del presidente, ci ha fatto anche piacere che la Roma ci abbia omaggiato in questa occasione. Una bella festa con la cena di gala venerdì e la presentazione all’Olimpico di sabato.
Un commento invece sul Napoli recentemente diventato campione d’Italia?
Mai campionato fu più meritato. Hanno fatto una stagione straordinaria, bravissimi dal presidente e dal direttore sportivo fino all’allenatore che ha saputo guidare benissimo il gruppo e alla squadra che ha offerto spettacolo ed ha giocato un grande calcio. Questa squadra meritava di arrivare in semifinale e magari giocare anche una finale di Champions League per quanto ha fatto durante la stagione, hanno fatto cose incredibili. Vediamo se ora si aprirà un ciclo e quali saranno le capacità della società: arriveranno offerte allettanti per i giocatori. Bisognerà quindi capire quale sarà il Napoli ai nastri di partenza della prossima stagione. Mi piacerebbe vedere il prossimo anno questo Napoli impegnato ancora nella Champions League.
Sebino Nella con la maglia numero 2 alla celebrazione del quarantesimo anno dal secondo scudetto