Staffetta per la pace a Sestri Levante? La bellissima iniziativa di sport e non solo, che di base sarebbe dovuta essere locale e limitata al territorio, ha assunto da subito contorni molto diversi da quelli previsti. Ottimo segnale da molti punti di vista. Innanzitutto significa che lo sport sa ancora uscire dai confini del divismo del calcio professionale e dei suoi protagonisti per ritornare alle sue origini valoriali di condivisione e pulizia. Poi, più nello specifico, vuol dire che la corsa è tra le più antiche discipline ginniche scoperte e praticate dall’uomo, tanto da saper accendere in ognuno di noi la voglia metaforica e reale di respirare a pieni polmoni l’ambiente circostante. Infine, la differenza nella visibilità dell’evento l’hanno fatta i partecipanti che, evidentemente, sono stati scelti con intelligenza. Ecco come si è svolto l’evento di ieri e perché ha destato interesse nazionale.
Staffetta per la pace a Sestri Levante, chi c’era
Se i nostri avi erano convinti della validità dell’adagio popolare “Mens sana in corpore sano“, non dovrebbe stupire che ieri c’erano decine di intellettuali. Il blog di settore BenEssere era presente alla giornata e racconta così l’incontro:
“Pur essendo prevista una sola tappa della staffetta, ubicata nell’estremo est spezzino, a Sestri Levante hannoo voluto dare un forte segnale di pace, aderendo alla staffetta indetta da Santoro e da moltissimi altri intellettuali italiani, basata su parole d’ordine inequivocabili, del tipo “non si può parlare di pace, inviando al contempo armi ad un paese belligerante.”
Tecnicamente, Unione Popolare Tigullio, con la collaborazione del suo candidato sindaco Nicola Rollando, ha creato l’evento dopo aver tenuto un dibattito pubblico tra i cui relatori comparivano:
- Marta Collot, portavoce nazionale di Potere al Popolo
- Norma Bertullacelli, notissima pacifista
- lo stesso Nicola Rollando
Questa “staffetta straordinaria” arriva come logica conseguenza di quanto scritto nel proprio programma elettorale:
“Parlare di pace ha senso anche per un singolo Comune, piccolo o grande che sia, visto che i soldi per i servizi sociali vengono dirottati, anche dal PFRR, nelle spese di guerra! Unione Popolare è l’unica lista in competizione a Sestri Levante che su questi temi sia estremamente chiara, precisa.”
Il Sestri Levante in Serie C
E’ un periodo d’oro per il territorio. Non solo staffette per la pace che diventano virali ma anche piccoli grandi soddisfazioni sportive. Come ben spieghiamo in quest’articolo, dopo 75 anni e un girone dominato fin dall’inizio del campionato, la squadra locale festeggia l’ufficiale ritorno in Serie C. Il risultato è arrivato dopo aver vinto in trasferta per 3 a 1 contro il Gozzano e il pareggio tra Sanremese e Vado che ha portato il Sestri (così viene chiamata la squadra dai tifosi) a 14 punti dalla seconda in classifica. E così, a quattro giornate dalla fine, i corsari possono festeggiare.
L’idea di Santoro
La staffetta per la pace a Sestri Levante non è un corteo o una marcia ma un evento che si inserisce in un ensemble voluto dal conduttore e giornalista Michele Santoro che puntava ad essere qualcosa di molto più complesso di qualcosa che richieda non solo la presenza in piazza da parte di chi è interessato. La suggestione è un evento che “si è svolto” per oltre 4mila km e che ha collegato Aosta con l’ultima tappa che è Lampedusa. Proprio sull’isola dove in questi mesi si sta verificando una delle più importanti crisi migratorie, sarà il conduttore televisivo. Tantissimi sono stati i partecipanti in tutta Italia e i nomi importanti che si sono fatti vedere.