Terribile tragedia a Valdobbiadene, in provincia di Treviso, dove un anziano muore carbonizzato a causa di un incendio nella propria casa.

La notizia è stata diffusa dalla stampa locale solo nelle ultime ore, ma i fatti risalgono alla notte tra Venerdì 5 e Sabato 6 Maggio 2023. L’uomo è deceduto nel suo appartamento situato al primo piano di un elegante stabile al civico numero 6 di via Olivo Miotto, a pochi passi dal centro del paese trevigiano. Le autorità hanno subito identificato la vittima. Si tratta di Giovanni Miotto, 85enne pensionato dopo essere stato dipendente della Banca Piva. L’uomo era originario della zona di Segusino, poco distante da dove risiedeva.

Tre anni fa aveva perso la moglie e da allora viveva da solo. Nella zona era molto conosciuto. Lascia tre figli. L’anziano viveva da solo ed era ipovedente. Secondo una prima ricostruzione della tragedia l’uomo avrebbe voluto riscaldare del latte in un pentolino. Inavvertitamente deve essersi avvicinato con la manica del suo pigiama al fornello del piano cottura alimentato a gas.

In poco tempo si sarebbe ritrovato avvolto dalle fiamme, propagatesi velocemente a causa della composizione sintetica dell’indumento. L’85enne avrebbe urlando chiedendo soccorso. In casa però non c’era nessuno che potesse aiutarlo. Avrebbe poi provato ad estinguere le fiamme gettandosi sotto la doccia. Purtroppo il tentativo è arrivato troppo tardi. Le ferite ormai erano tali da non dargli scampo.

Valdobbiadene incendio in casa: inutili i soccorsi

Le strazianti urla hanno risvegliato gli altri inquilini del condominio che conta in tutto 8 nuclei familiari. I vicini di casa hanno cercato in vano di entrare nell’appartamento e al contempo hanno allertato i soccorsi.

In poco tempo sul posto sono arrivati i sanitari del 118 ed una squadra di Vigili del Fuoco di Montebelluna. Il destino dell’anziano era però già segnato. I soccorritori hanno trovato il suo cadavere carbonizzato sul piatto della doccia. Inutili i suoi tentativi di spegnere le fiamme che lo avevano avvolto.

Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i Carabinieri di Valdobbiadene che hanno effettuato i primi rilievi in modo da ricostruire con maggior precisione la vicenda. Nell’appartamento nessun oggetto ha preso fuoco e di fatto non c’è stata una vera e propria propagazione di un incendio. Per questo motivo il personale tecnico dei Vigili del Fuoco ha immediatamente escluso la possibilità di un guasto elettrico o un altro accidentale innesco delle fiamme.

Poco dopo era già chiara la dinamica dell’accaduto.

La ricostruzione dei fatti

Le forze dell’ordine hanno accertato che la tragedia sia frutto di un banale incidente domestico. L’uomo era ipovedente e aveva altri problemi motori legati alla tarda età. Generalmente una addetta si occupava delle operazioni casalinghe, specie di preparazione e consumazione dei pasti. La donna però non viveva nell’appartamento in pianta stabile e si occupava delle esigenze dell’anziano solo poche ore al giorno. Al momento della tragedia l’85enne era infatti solo.

Si sarebbe dunque alzato dal letto e avrebbe acceso il fornello a gas per riscaldare il pentolino con il latte. Poi probabilmente una disattenzione o un maldestro movimento legato ai problemi di vista. La manica si sarebbe avvicinata troppo al fuoco e da lì si sarebbero presto sviluppate le fiamme che lo hanno presto avvolto. L’uomo non ha avuto possibilità di estinguerle e come ultimo estremo tentativo si sarebbe diretto in bagno per utilizzare l’acqua della doccia. Tutto inutile.

L’anziano non avrebbe fatto in tempo ad azionare il rubinetto e si sarebbe accasciato ormai dilaniato dalle fiamme. Le ustioni gravissime hanno provocato in breve tempo la sua morte.

La salma è ora a disposizione delle autorità in attesa che venga ufficializzata la dinamica dell’incidente. Solo allora la famiglia riceverà il nulla osta per fissare la data delle esequie.