Il campione del mondo di pattinaggio artistico Michele Sica è morto a soli 26 anni precipitando da un balcone.

La notizia è stata diffusa dalla società polisportiva bolognese “Giovanni Masi” di Casalecchio di Reno dove il giovane lavorava come allenatore di pattinaggio artistico. “È con immenso dolore e incredulità che comunichiamo l’improvvisa e prematura scomparsa del giovane allenatore di Polisportiva Masi Pattinaggio e amico Michele Sica. Michele era con noi da alcuni anni, era nato nel 1997 e prima di dedicarsi all’allenamento aveva avuto una importante carriera da pattinatore artistico con un titolo Mondiale juniores nel 2016 e un argento Europeo senior nel 2018. Le più sentite condoglianze a tutta la famiglia”.

La tragedia si è consumata ieri Domenica 7 Maggio 2023 nella sua abitazione di Sala Bolognese. La dinamica dell’accaduto è tuttora avvolta dal mistero. Secondo una prima ricostruzione il giovane avrebbe accidentalmente perso l’equilibrio mentre era su un balcone. Sarebbe poi precipitato nel vuoto.

L’impatto violento al suolo non gli avrebbe dato alcuna possibilità di scampo. Sebbene non vengano escluse a priori possibilità sulle cause che abbiano portato alla morte, sembra che si tratti di un inevitabile incidente. In un primo momento infatti le indagini portano ad escludere che sia stato un gesto intenzionale.

Morto Michele Sica: la sua carriera

Michele Sica era nato a Napoli nel 1997. Il nonno, Elio Cotena, è stato campione europeo di pugilato. Michele appassionato da sempre di sport, aveva però dedicato la sua intera vita al pattinaggio artistico. Aveva impreziosito la sua carriera in questa disciplina con due titoli mondiali nella categoria juniores, arrivati nel 2015 e 2016, e poco dopo era arrivato secondo gareggiando nella sezione senior a Lagoa in Portogallo.

Michele si era laureato in Scienze motorie all’Università di Bologna ed era anche biologo nutrizionista. Dopo il ritiro dall’attività agonistica, aveva deciso di dedicarsi all’insegnamento di quello sport che tanto amava.

Nella Polisportiva Masi Pattinaggio seguiva attualmente atleti di circa 15 – 16 anni di età.

La commozione sui social

La notizia è stata accolta con estremo dolore da tutti i colleghi di settore e da chiunque lo conoscesse. Sui social una pioggia di commenti ha voluto salutare per l’ultima volta Michele.

“Non ci sono parole! Mancherai tantissimo alle nostre bimbe che ti volevano un mondo di bene! Riposa in pace caro Michele. Un caloroso abbraccio alla famiglia. Siamo scioccati, è il maestro di mia figlia, un dolore enorme. Era un ragazzo pieno di gioia e voglia di fare. Sentite condoglianze alla famiglia. Buon viaggio Michele”.

Alcuni utenti, legati all’ambiente sportivo nel quale il giovane insegnava, lo hanno definito come una persona piena di energia e che si dedicava con estrema cura all’insegnamento di quella disciplina. Era un ragazzo pieno di gioia e voglia di vivere. Difficile dunque pensare che la tragedia non sia un puro incidente.

Una persona di cuore, che si faceva voler bene ben oltre al suo ruolo di istruttore. Le sue stesse allieve lo avevano definito un istruttore con la I maiuscola.

Tra i vari messaggi di cordoglio c’è anche quello della Rinascita Sport Life di Rimini, una delle società più importanti d’Italia che scrivono:

“Michele ora sei libero, tu ora puoi pattinare felice senza sentire la fatica, tu ora puoi viaggiare oltre i confini, tu ora puoi tutto! Dovremmo imparare dal tuo esempio, dovremmo godere di ogni attimo della vita, per te. Dovremmo ridere più forte così da farci sentire da te, dovremmo sognare più forte i sogni che non vivrai tu. Dovremmo amare più forte, ballare per te, guardare il mondo e viverlo tutto, per te. Non oggi però, perdonaci. Lo faremo, te lo promettiamo, ma oggi il freddo nelle ossa è più forte di tutto”.