Nella giornata di ieri domenica 7 maggio 2023, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini è stata battuta in casa dalla Juventus per 2-0, ma lo stadio ha vissuto anche un momento poco sportivo per via degli insulti a Dusan Vlahovic, autore della seconda rete.
I bianconeri si sono imposti sulla Dea grazie ai gol di Ising-Junior S. al 56′, e di Dusan Vlahovic al 98′, ma vediamo cosa è successo dopo…
Gasperini Vlahovic: “Preferisco parlare di maleducazione e non di razzismo”
Ieri a Bergamo, sono partiti vari cori razzisti da parte della curva nerazzurra. Per questo motivo, tanti personaggi del mondo dello sport, come giornalisti, calciatori, ed ex calciatori, hanno commentato quanto accaduto, prendendo le difese del serbo. Ecco cosa ha detto Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, a riguardo: «Condanno assolutamente i cori a Vlahovic, ma nell’Atalanta giocano Pašalić e Djimsiti, hanno giocato Iličić, Šutalo e tanti giocatori quell’etnia e bisogna differenziare le cose: a volte ci sono insulti per altre cose, il razzismo è una cosa molto seria che non va confuso. L’insulto è anche quando dicono figlio di puttana o pezzo di merda. Il razzismo sarebbe indirizzato a tanti calciatori che sono qui, invece non è così».
Il tecnico della Dea, ha tenuto a precisare quindi, la maleducazione degli interessati che hanno fatto i cori all’attaccante serbo, catalogando la cosa come destinata al singolo, e non al suo Paese. Difatti, è più che convinto che non si sia trattato di razzismo, perché altrimenti, secondo lui, sarebbero stati presi di mira anche altri calciatori stranieri. Infatti l’Atalanta ne sono presenti alcuni.
Le parole del Presidente della FIFA Gianni Infantino
In seguito alle accese polemiche, anche il Presidente della FIFA, Gianni Infantino, è intervenuto sulla questione, difendendo Dusan Vlahovic: «Nel calcio non c’è posto per il razzismo o qualsiasi altra forma di discriminazione. È assolutamente inaccettabile l’insulto razzista rivolto ieri dai tifosi nei confronti di Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, durante la partita di Serie A contro l’Atalanta. Non si tratta di un episodio isolato e chiedo alle autorità competenti di garantire l’applicazione di sanzioni severe per contrastare tali episodi e fungere da deterrente. La FIFA ed io siamo al fianco di Dusan Vlahovic, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante a una partita di calcio che abbia subito episodi di razzismo o di qualsiasi altra forma di discriminazione. Le vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili debitamente puniti dalle autorità a ogni livello. Ribadisco inoltre l’appello che ho già lanciato più volte in passato affinché i tifosi prendano posizione e mettano a tacere i razzisti». Per poi concludere a caratteri cubitali: «Una volta per tutte: No al razzismo. No a qualsiasi forma di discriminazione di discriminazione».
La storia è stata pubblicata in inglese e in italiano, dal capo della Federazione mondiale sul suo profilo Instagram @gianni_infantino: