Domenica 7 maggio si sono concluse le tre giornate dedicate al Certamen Ciceronianum Arpinas, la gara di traduzione dal latino, che è giunta alla quarantaduesima edizione. Provenienti da tredici diverse nazioni, 237 giovani si sono cimentati nella traduzione di un brano di Cicerone. Tre i premiati, due italiani, di Palermo al secondo e di Novara al terzo posto; un diciottenne tedesco vincitore dell’edizione di quest’anno. George Loehnig, dell’Albertus Magnus Gymnasium di Regensburg porterà con sé un premio in denaro, bei ricordi e molta emozione, evidente nel momento della premiazione, quando si è presentato con gli occhi lucidi ed un’espressione di meraviglia.

Il Certamen ad Arpino

Il certamen fu ideato nel 1980 dall’allora preside del Liceo Marco Tullio Cicerone, il prof. Ugo Quadrini. Nato all’inizio con una dimensione regionale, poi nazionale, è da qualche anno un’iniziativa che coinvolge giovani provenienti da molte nazioni europee. È il più importante evento a livello europeo di valorizzazione della lingua latina, che si svolge in un piccolo ma prestigioso centro della Ciociaria, Arpino che diede i natali a tre personaggi di spicco della storia e della cultura romana: Cicerone. Caio Mario e Vipsanio Agrippa.

Quest’anno, ad Arpino, la prestigiosa iniziativa del Certamen si è incrociata con le imminenti elezioni comunali, che vedranno accanto a due candidati locali un outsider che viene da Ferrara e che si chiama Vittorio Sgarbi, presente alla premiazione nelle vesti di Sottosegretario alla Cultura, assieme al Ministro dell’Università Anna Maria Bernini.

Il comizio di Sgarbi

In serata, Vittorio Sgarbi ha fatto un comizio nella gremitissima piazza del paese, parlando soprattutto delle potenzialità della cultura, come motore di sviluppo economico e sociale. Stesso tema ripreso alla fine della giornata nel Palazzo Borromeo, dove alcune centinaia di supporters hanno festeggiato Sgarbi in occasione del suo compleanno. Fra i regali ricevuti una graziosa locandina con un’immagine dello Storico dell’arte, gli auguri e un trenino in alto sulla sinistra. L’insieme firmato da “Gli Arpinesi”. Abbiamo chiesto al Vicesindaco di Arpino, l’ing. Massimo Sera, il significato di questa locandina. Ci ha risposto in questi termini: “ Il trenino sta a significare che Sgarbi per Arpino è un’importante opportunità, come un treno che passa e che non bisogna perdere. La firma corretta sarebbe stata ‘gli Arpinati’, ma la prima volta che Sgarbi è venuto ad Arpino chiamò ‘Arpinesi’ i suoi abitanti. Questo errore è diventato il principale argomento polemico della campagna elettorale dei concorrenti, che sembrano non averne altri”.

Ancora una settimana di campagna elettorale, poi gli Arpinati sapranno se la loro città d’arte avrà come sindaco uno storico dell’arte.

Prof. Enrico Ferri, professore di Filosofia del Diritto all’Unicusano