Questa sera di domenica 7 maggio 2023, il paleontologo e divulgatore scientifico Alberto Angela si è raccontato a ‘Che Tempo Che Fa‘, da Fabio Fazio, e ha presentato quello che sarà il suo nuovo programma di Scienza, con un nome diverso però, da ‘SuperQuark‘, portato avanti dal papà.
Alberto Angela, nasce il nuovo programma sulle tracce di ‘SuperQuark’
Alberto Angela ha confermato quanto si vociferava da qualche giorno, ovvero: «Ehm, quando è mancato papà, è chiaro che in quei momenti non è che stai a pensare tanto al futuro, ma è la tua vita che ti mette di fronte a un momento molto difficile. E poi ho cominciato dopo, a pensare e a dire ma… è giusto, che, la traccia, la rotta che ha tracciato lui, si fermi qua? Lui ha lavorato per decenni per arrivare fin qua. Lasciamo tutto stare? È giusto, che i ragazzi, i bambini che stanno a scuola… e tanti ne abbiamo incontrati sia io che lui che ci hanno detto ‘Io adesso faccio l’ingegnere, faccio l’imprenditore, faccio il ricercatore… faccio l’astronauta, perché, ho visto i programmi di Piero.’ È giusto, che i bambini e i ragazzi che stanno a scuola adesso, non abbiano un faro, che decidano poi cosa fare, ma almeno sappiano cos’è la scelta. O comunque un libro da aprire, in televisione intendo. Ecco mi son detto, è giusto poi, che una televisione come quella italiana, Rai Uno, la rete principale non abbia, un programma di divulgazione in prima serata? E allora ho detto ‘No’, e allora ho raccolto questa fiaccola che era rimasta per terra, e quindi ho deciso di portarla avanti. E quindi continueremo, SuperQuark, non lo chiameremo SuperQuark, perché, SuperQuark è di Papà. SuperQuark, vedi ho detto papà e non Piero. È il suo vestito, il suo vascello. E quello è suo. E infatti io ho chiesto alla Rai di toglierlo, dalla diciamo, un po’ come si toglie il numero da una casacca della magliai un giocatore molto amato. Esatto. E quindi noi adesso troveremo un altro titolo. Ne abbiamo avuta una recentissima eccetera eccetera. E noi continueremo la stessa traccia. Come? Con la stessa tradizione, io spero e mi auguro che chiunque vedrà questo programma, si sentirà a casa. SuperQuark c’è. Il gruppo di lavoro di SuperQuark c’è, tutto, quasi tutto. E c’è con la loro esperienza, perché hanno viaggiato per così tanto. Però abbiam portato altri, che sono miei collaboratori di ‘Stanotte a…’, ‘Meraviglie’, ‘Passaggio a Nord Ovest’, ‘Ulisse‘… che hanno esperienza sulle sfide della prima serata eccetera. Quindi, ci sarà un passo avanti. Sarà un po’ una sorta, nuova diciamo… e quindi andiamo avanti”.
L’impronta del papà Piero Angela e la grande carriera portata avanti con studio e passione
Ripercorrendo la strada del padre Piero Angela, Alberto ha rivelato come sia arrivato a una carriera così solida: «C’è una cosa che unica tutte le immagini ed era il suo sorriso: quella è la chiave, il segreto. Lui ha affrontato tutto, anche la fine, sempre con serenità e il sorriso, ma anche il lavoro. Io una cosa che ho imparato molto tutti gli anni che sono stato con lui – e ho avuto questa grande fortuna – è il fatto che in realtà sorriso significa? Semplicità, serenità, amicizia. Il lavoro stesso lui lo ha cominciato tra amici. Spieghiamo anche come ha cominciato a fare, quasi casualmente, il giornalista. Lui era praticamente un jazzista. Quindi, prendere le cose molte seriamente ma sempre con ironia e con sorriso, e la fase artigianale del lavoro è la cosa fondamentale, lui l’ha portata avanti tutta la vita. Lui non scriveva con computer o con il cellulare, scrivere sempre a mano. Cioè, in realtà la semplicità, credo sia nelle parole per spiegare, sia nel modo di ragionare che gli permetteva di vedere lontanissimo, è forse uno dei suoi segreti».
La bocciatura, l’aneddoto che fa sorridere
Quando il conduttore Fabio Fazio ha chiesto ad Angela la conferma che il papà non lo aiutava mai a fare i compiti, lui ha risposto: «Mai. Mai». In seguito ha aggiunto un aneddoto sulla bocciatura: «Sì ma, bisogna specificare. Andavo alla scuola francese, e ho fatto l’esame di quinta elementare, che era durissima. È proprio una scuola competitiva, e son stato bocciato per un punto. E quindi è interessante. Per me è stato uno sliding door, perché, se non avessi, fatto un errore, adesso avrei avuto una vitta diversa, e invece è successo questo e forse menomale, che dici? Sono qua!».