Carlo Cottarelli ha deciso. La sua esperienze in Parlamento è durata poco più di 6 mesi. Ma ora è arrivato al capolinea e ha deciso di mollare Palazzo Madama e dedicarsi all’insegnamento. Lo aveva preannunciato tempo addietro, aveva detto che avrebbe lasciato se il Pd avesse virato verso ideali distanti da lui. Così è stato, così è successo. Nel mondo politico è un pregio raro mantenere la parola data. E quindi Cottarelli dà le dimissioni da Senatore.

Il senatore Cottarelli così lascia. Lo fa spiegando che andrà a insegnare un programma per gli studenti del liceo, offerto dall’Università Cattolica. E lo farà a titolo gratuito. “Nei prossimi giorni presenterò le mie dimissioni dal Senato che dovranno poi essere approvate dall’Aula. Non è stata una scelta facile“. Ipse dixit a Repubblica in una lettera.

“Lascio il Senato per andare a dirigere, a titolo gratuito, un nuovo Programma per l’Educazione nelle Scienze Economiche e Sociali di rivolto agli studenti delle scuole superiori offerto dall’Università Cattolica di Milano”.

Probabilmente l’ex quasi presidente del Consiglio segue il suo cuore e la passione per l’insegnamento (già in precedenza era stato professore). Ma ammette che dietro la sua scelta ci sono comunque delle ragioni di spiccato gusto politico. Lui è la Schlein non si prendono, politicamente parlando, hanno due concezioni diverse. I nuovi dem infatti vanno più verso sinistra, mentre Cottarelli rimane sullo scoglio liberaldemocratico.

“Rispetto alla mia attuale posizione al Senato, due cose hanno reso più facile accettare la proposta fattami dall’Università Cattolica. Primo, in questo momento storico mi sembra che nella vita parlamentare ci sia molta, troppa animosità. Spesso le posizioni sono espresse ‘per partito preso’ e i dibattiti sono solo un’occasione per attaccare l’avversario”.

E aggiunge: “è innegabile che l’elezione di Elly Schlein abbia spostato il Pd più lontano dalle idee liberaldemocratiche in cui credo“.

Cottarelli, dimissioni da Senatore: “Stima per la segretaria del Pd”

Ciononostante, posizioni diverse in politica non vogliono dire che non c’è stima. E infatti Cottarelli, ormai ex senatore, apprezza Elly Schlein. E sostiene addirittura che fa bene a portare il Pd a sinistra.

Ho grande stima di Elly Schlein e non credo sbagli a spostare il Pd verso sinistra. La scelta alle primarie è stata netta e i sondaggi la premiano. Un Pd più a sinistra può trasmettere un messaggio più chiaro agli elettori, cosa essenziale per un partito politico. Ciò detto, mi trovo ora a disagio su diversi temi. Una questione chiave è il ruolo che il ‘merito’ debba avere nella società. Il principio del merito era molto presente nel documento dei valori del Pd del 2008, l’ultimo disponibile quando decisi di candidarmi. Manca invece in quello approvato a gennaio 2023 e nella mozione Schlein per le primarie”.

E chiude, spiegando che non entrerà in un altro partito o nel gruppo misto. Ma lascerà del tutto, così da poter far spazio al prossimo non eletto.

“Qualcuno dice che, date queste differenze, dovrei cambiare gruppo parlamentare. Non sarebbe giusto, anche perché sono stato eletto col proporzionale e quindi senza una scelta diretta sul mio nome da parte degli elettori. Il primo dei non eletti mi sostituirà senza perdite di seggi per il Pd. Mi sembra la scelta più corretta”.

Cottarelli a “Che tempo che fa”

L’ex senatore è stato ospite della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Nel corso del programma ha spiegato ha deciso di rinunciare alla posizione di Senatore e darà le dimissioni nella prossima settimana. Ed ha poi aggiunto che questo momento storico vede una grandissima conflittualità tra le due parti: “non è propriamente nelle mie corde” dice.

“Forse nel mio piccolo posso svolgere un ruolo più utile al Paese, tornando a fare il ‘grillo parlante’, il divulgatore’. Non c’è vincolo di mandato, a me non sembra giusto (cambiare gruppo parlamentare, ndr) nonostante mi siano fatte delle offerte di spostarmi ad altri gruppi, non dico da chi ma è abbastanza intuitivo, non dalla maggioranza e non dai 5 Stelle”

Cottarelli ha poi parlato del suo futuro:

“l’Università Cattolica mi ha chiesto di andare a dirigere un programma per l’Educazione nelle Scienze Economiche e Sociali rivolto agli studenti delle scuole superiori. Io andrei a farlo naturalmente gratuitamente, questa è una cosa che si fa per spirito di servizio. Questo programma consiste nell’avere 15 -20 personaggi senior che hanno avuto una carriera brillante, Io li chiamo Senatori della cultura per semplificare, che andrebbero a visitare tutte le scuole d’Italia a parlare di economia, di diritto, di Costituzione, di come si comunicano queste cose. Io coordinerei questo e parteciperei anch’io a questo programma. Questa cosa purtroppo non è compatibile col Senato. Ho deciso quindi di rinunciare alla posizione di Senatore, così dare le dimissioni nella prossima settimana”.