Maggiorazione Assegno Unico: con la pubblicazione del decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 (c.d. Decreto Lavoro 2023) all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 103 del 4 maggio 2023, il governo ha adottato delle misure con carattere di urgenza e necessità e con l’obiettivo di facilitare l’accesso al mondo del lavoro e di favorire l’inclusione sociale.

Il suddetto decreto legge, adottato da parte del Consiglio dei Ministri ed entrato in vigore a partire dal 5 maggio 2023, ha previsto tra i vari provvedimenti in materia di inclusione sociale e lavorativa anche il riconoscimento di una maggiorazione sull’Assegno Unico che viene inviato ai genitori vedovi e l’aumento delle risorse che sono stanziate per quanto riguarda il contributo economico mensile nell’anno in corso.

Ecco, dunque, qui di seguito tutte le novità che sono state apportate alla misura dell’Assegno Unico in seguito alla pubblicazione del c.d. Decreto Lavoro 2023.

Maggiorazione Assegno Unico: ecco tutte le novità che sono state introdotte con il Decreto Lavoro 2023

L’art. 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021 ha introdotto una maggiorazione sull’Assegno Unico di importo pari a 30 euro mensili nei confronti dei genitori con figli a carico, nel caso in cui entrambi Iano titolari di reddito da lavoro.

Tale importo, in particolare, viene riconosciuto in misura piena nel caso in cui il nucleo familiare beneficiario abbia un reddito ISEE non superiore a 15.000 euro, mentre viene ridotto in maniera graduale all’aumentare del reddito ISEE, fino al non riconoscimento in caso i livelli superiori a 40.000 euro.

Con la pubblicazione del Decreto Lavoro 2023, dunque, il governo ha esteso tale maggiorazione sull’Assegno Unico ai nuclei familiari in cui un genitore è deceduto, per un periodo al massimo pari ai 5 anni successivi alla data in cui si è verificato l’evento.

Tale provvedimento, nello specifico, sarà valido e produrrà i suoi effetti a partire dal 1° giugno 2023.

A tal proposito, per garantire che tutti i nuclei familiari beneficiari possano godere della maggiorazione prevista, il governo ha rivisto le risorse finanziarie che sono state stanziate per la copertura dei suddetti costi. In particolare:

  • i fondi a disposizione sono stati aumentati di 6,6 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2023;
  • i fondi a disposizione sono stati aumentati di 11,5 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2024;
  • i fondi a disposizione sono stati aumentati di 11,9 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2025;
  • i fondi a disposizione sono stati aumentati di 12,3 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2026;
  • i fondi a disposizione sono stati aumentati di 12,6 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2027;
  • i fondi a disposizione sono stati aumentati di 13 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2028;
  • i fondi a disposizione sono stati aumentati di 13,4 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2029.

Per compensare questo aumento delle risorse messe a disposizione dal governo per finanziare la maggiorazione dell’Assegno Unico di importo pari a 30 euro mensili anche per i genitori vedovi, l’esecutivo ha disposto anche una riduzione dell’autorizzazione di spesa prevista all’interno dell’art. 1, comma 203, della legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, il quale dispone quanto segue:

“Il beneficio dell’anticipo del pensionamento ai sensi dei commi da 199 a 202 e’ riconosciuto a domanda nel limite di 360 milioni di euro per l’anno 2017, di 564,4 milioni di euro per l’anno 2018, di 631,7 milioni di euro per l’anno 2019, di 594,3 milioni di euro per l’anno 2020, di 592,7 milioni di euro per l’anno 2021, di 589,1 milioni di euro per l’anno 2022 e di 587,6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023.”

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