Ancora cori razzisti rivolti ad un giocatore. Questa volta è successo a Bergamo mentre si stava giocando i finale della partita tra Atalanta e Juventus, vittima Dusan Vlahovic e a fine gara Gasperini ha anche provato a smorzare difendendo i suoi tifosi: “Non è razzismo ma maleducazione”.
I tifosi di casa hanno cominciato ad insultare Vlahovic a pochi minuti dal fischio finale della gara, poi lui ha segnato la rete del 2-0 della Juventus. A quel punto i sostenitori nerazzurri hanno cominciato a gridare ancora più forte dagli spalti la frase “Vlahovic zingaro“, tanto che l’arbitro ha dovuto interrompere la partita.
Finale concitato a Bergamo proprio per questo episodio che ha visto protagonista il giocatore della Juventus e i tifosi atalantini. Vlahovic, al secondo minuto di recupero dei 5 concessi dall’arbitro, è stato fatto ripetutamente oggetto di cori razzisti. Un attimo prima il giocatore aveva sbagliato un gol ed stato proprio in quell’istante che sono partiti i cori indirizzati proprio all’attaccante “Vlahovic zingaro”, da parte della curva della squadra padrona di casa. L’arbitro della partita, Daniele Doveri, ha dovuto interrompere la gara per un minuto, come prevede il regolamento in questi casi. Sempre come previsto dalle disposizioni in merito, dagli altoparlanti è partito il messaggio con cui si avvisano i tifosi autori di comportamenti scorretti e di cori razzisti, ad interrompere tali comportamenti pena la sospensione del match. Ripresa la partita è arrivato il definitivo 2 a zero della Juventus sull’Atalanta. Vlahovic è stato l’autore del gol e proprio in seguito a questo evento sono partiti anche più intensi di prima gli insulti a sfondo razziale al giocatore juventino. E’ stato a questo punto che evidentemente infastidito e indispettito da quanto stava accadendo, lo stesso Vlahovic ha rivolto un gesto ai tifosi autori dei cori da censura. Sfidandoli, li ha palesemente invitati a continuare. A quel punto l‘arbitro Doveri lo ha dovuto ammonire. Vlahovic si è trovato praticamente quasi nella stessa situazione vissuta qualche tempo fa da Lukaku durante la partita Juventus Inter di Coppa Italia. In quell’occasione per giocatore nerazzurro era scattata la squalifica perché si era trattato del secondo cartellino giallo. Lukaku poi era stato poi graziato dalla Lega che ha annullato la squalifica tenendo conto della gravità dell’episodio che lo aveva coinvolto. In sostanza aveva risposto esausto dopo che era stato insultato, con offese sempre fatte a sfondo razziale.
Per Vlahovic non si tratta della prima volta in cui viene preso di mira a Bergamo. Tra i tifosi dell’Atalanta e Vlahovic c’è infatti un precedente che risale alla stagione 2021-22 quando il giocatore ancora vestiva la maglia Fiorentina e fu bersaglio sempre da cori discriminatori.
Tifosi dell’Atalanta rivolgono insulti razzisti a Vlahovic, Gasperini smorza: E’ solo maleducazione
Diversa la visione della situazione da parte di Gasperini che esclude che si tratti di razzismo. “Ho già detto che abbiamo in campo giocatori come Pasalic e Djimsiti – sostiene il tecnico dell’Atalanta – Non tutto è razzismo, a volte sono anche cose individuali. E’ come quando viene insultato in uno stadio, è più maleducazione che razzismo”. E poi insiste: “Se fosse razzismo sarebbe insultato anche Pasalic perché va a colpire tutta l’etnia. Spesso negli stadi si assiste a diversi insulti: tendo a pensarla così perché il razzismo è una cosa molto grave, molto peggiore e che coinvolge più persone. Purtroppo sono cori maleducati rivolti a un giocatore. Io sono d’accordo che il razzismo va combattuto ma non va confuso. Mi dissocio da qualsiasi forma di maleducazione, di insulto. Nelle partite di calcio bisogna tifare la propria squadra, il razzismo è una cosa molto più seria che va combattuta”. Mentre per Allegri non ci sono dubbi. “Sono momenti brutti – ha detto il tecnico della Juventus -, indipendentemente dai colori. Episodi del genere vanno combattuti, senza dargli peso. Io dico solo che ha fatto una bella partita, e che i cori razzisti non ci devono essere. Bisognerebbe mantenere la calma e ignorarli, ma non è facile”.