Resqship salva 130 migranti a largo di Lampedusa. Durante le prime ora di domenica 7 maggio, la barca Nadir dell’Ong Resqship si è attivata per soccorre il barchino di legno dove viaggiavano gli oltre 100 migranti.

È stato un salvataggio complicato, sia a causa delle alte onde e ma anche per il tipo di barca, ormai alla deriva da 3 giorni e con i motori guasti. I migranti si sono dunque fatti prendere dal panico. Alcuni alla vista del natante dell’ong tedesca, si sono gettati in acqua per arrivare a nuoto verso la barca. L’equipaggio di Nadir li ha tirati fuori e li ha riportati sulla barca per evitare che altri migranti si gettassero in acqua.

La situazione è però degenerata all’arrivo della Guardia costiera italiana, con alcuni persone che sono cadute in acqua o sono rimaste incastrate durante il trasbordo. Ma alla fine tutti sono stati salvati senza problemi. Tra i 130 migranti, 15 erano minori. La maggior parte di loro provengono dal Mali e dalla Siria.

Resqship salva 130 migranti: A Lampedusa oltre 1000 persone

Intanto nell’isola più a sud d’Italia la situazione è sempre allo stremo. I migranti continuano ad arrivare e l’hub è colmo come una scatoletta di tonno. Lampedusa ospita infatti 1.425 persone al momento, quando al massimo il centro accoglienza ha una capacità di 400.

Proseguono gli sbarchi di migranti a Lampedusa dove sono approdati, durante la notte, in 338 a bordo di cinque diverse imbarcazioni. Nella giornata di ieri sono arrivati 23 natanti con un totale di 1.326 persone. Nelle ultime ore molte sono state le operazione di soccorso: la Guardia di finanza soccorso un gommone di 4 metri con a bordo 8 tunisini, fra cui un minore. La Guardia costiera ha salvato 130 migranti, salpati dalla Libia. Mentre tornavano hanno soccorso anche un barchino con 55 persone.

A Punta Sottile la Guardia di finanza ha soccorso 48 migranti poco prima della mezzanotte. Sono 1.425, al momento, i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa la cui capienza massima sfiora i 400. Ieri sono stati trasferiti in 349 con il traghetto di linea che è arrivato all’alba a Porto Empedocle e da lì, su disposizione della prefettura di Agrigento, è stato disposto lo smistamento verso i centri d’accoglienza di Catania, Siracusa, Agrigento e alcune strutture delle Marche.