Nel corso del Regina Coeli di oggi, Papa Francesco è tornato a parlare della guerra in Ucraina e dell’importanza dei paesi terzi di lavorare per il raggiungimento della pace. Il conflitto è ormai entrato nella quotidianità di tutti noi, ed è proprio il pontefice che spesso ha chiesto e pregato affinché si raggiungesse la pace. Queste le parole del Santo Padre in attesa della tradizionale supplica della Madonna del Rosario, nel santuario di Pompei:
In questo mese di maggio preghiamo il Rosario chiedendo alla Vergine santa il dono della pace, in particolare per la martoriata Ucraina. Possano i responsabili delle nazioni ascoltare il desiderio della gente che soffre e vuole la pace.
Poi, un messaggio a tutti gli uomini a cui ha chiesto di tener fede anche nei momenti più bui e difficili della vita:
Quando noi uomini, sperimentiamo il fallimento o lo smarrimento, o ancor di più la fatica, ricordiamoci dove è diretta la nostra vita. Non perdiamo mai di vista la meta, anche se adesso c’è il rischio di scordarcelo. Non dimentichiamo le domande finali, tipo ‘Dove andiamo?’ ‘Verso dove camminiamo?’
Pace, beatificazione e patria. Questi i temi del Pontefice
Il Pontefice, nel corso della preghiera con i fedeli nella piazza di San Pietro, si è affacciato dallo studio del Palazzo Apostolico Vaticano e ha spiegato ai presenti come “La nostra patria si trova in cielo, non dimentichiamoci della grandezza e della bellezza della metà. Senza le domande di prima, noi schiacciamo la vita solo sull’oggi, pensiamo che dobbiamo goderla il più possibile e finiamo per vivere alla giornata. Così facendo si vive senza un traguardo.”
Bergoglio infine, nel corso del suo discorso, ha poi ricordato delle due beatificazioni che si sono svolte sabato.
A Montevideo, in Uruguay, il vescovo Jacinto Vera, vissuto nel secondo XIX, è stato beatificato. Era un Pastore che si prese cura del suo popolo, testimoniò il Vangelo con generoso slancio missionario, favorendo la riconciliazione sociale nel clima teso della guerra civile. In Spagna poi, a Granada, la giovane María de la Concepción Barrecheguren García è stata beatificata. Sopportò le sofferenze con una grandissima forza spirituale mentre era costretta a letto da una gravissima malattia. Morì a 22 anni, nel 1927.