Tragedia a Torremaggiore (Foggia) dove un uomo, geloso per una relazione extra-coniugale della moglie, ha commesso un omicidio del presunto amante e si è precipitato a pugnalare anche la moglie. La figlia 16enne, tuttavia, si è messa in mezzo facendo da scudo alla madre, ed è rimasta così ferita dalle coltellate, rimettendoci la vita. La madre è stata portata in ospedale ed è ora stabile.
I dettagli trapelati sono pochi, ma consentono una ricostruzione piuttosto netta ed efficace. L’omicida sarebbe un panettiere di origini albanesi, 45enne; la prima vittima un italiano di 51 anni, Massimo De Santis. Il luogo: una palazzina di Via Togliatti, a Torremaggiore, provincia di Foggia. Il movente? Passionale. L’uomo era follemente geloso della moglie, e della presunta relazione extra-coniugale che costei avrebbe intrattenuto con il vicino 51enne.
I dettagli dell’omicidio a Foggia
L’uomo decide dunque di farla pagare, a entrambi: lo strumento prescelto è un coltello da cucina. Massimo viene accoltellato sulle scale, e muore immediatamente. Il secondo passo è raggiungere la moglie è uccidere anche lei.
La dinamica dei fatti non è conosciuta, ma sembra che sia proprio l’intervento della figlia 16enne a salvare la madre: tenta di difenderla, si mette in mezzo, le fa scudo con il suo corpo. Prendendosi, purtroppo, le coltellate al posto suo, da parte del padre fuori controllo per l’ira e la gelosia.
La madre riesce in qualche modo a mettersi in salvo e a chiamare i carabinieri. Intervento risolutivo: il panettiere 45enne stava infatti cercando il secondo figlio, di cinque anni, nato dal matrimonio. Come frequentemente accade, gli assassini coniugali uccidono i figli nel tentativo, da un lato di aumentare le sofferenze del partner, dall’altro, inconsciamente, di ricomporre l’unità della famiglia nella morte.
In ogni caso, gli inquirenti sono riusciti a fermare l’uomo prima che ripetesse l’irreparabile. L’uomo viene arrestato e condotto in cella; l’arma del delitto ritrovata.
La donna è stata condotta nell’ospedale di Foggia, dove le sue ferite sono state curate. Non è in pericolo di vita, ma non si hanno ancora aggiornamenti sul suo stato psicologico.