Pauroso incidente stradale poche ore fa sull’autostrada A3 Napoli-Salerno. Un automobilista di 63 anni ha perso la vita nel terribile impatto che ha coinvolto anche un minivan che trasportava turisti.

La tragedia è avvenuta nella mattinata di oggi, Domenica 7 Maggio 2023, nel tratto tra Torre del Greco e Torre Annunziata, in direzione Salerno.

La dinamica dell’incidente è ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine arrivate sul posto. A perdere la vita il conducente di un’automobile Fiat Panda che sarebbe entrata in collisione con il minivan Mercedes Vito. Le autorità non hanno ancora diffuso le generalità della vittima né ulteriori informazioni fatta eccezione per l’età di 63 anni.

Da una prima ricostruzione offerta dalla stampa locale, l’impatto tra i due veicoli avrebbe causato il ribaltamento della Fiat Panda su cui viaggiava la vittima. Nella carambola sarebbero poi state coinvolte altre due autovetture. Erano da poco passate le ore 7:00.

La violenza con la quale si è verificato l’incidente è risultata fatale sul colpo per il 63enne. Alcuni turisti a bordo del minivan, diretto nella penisola sorrentina per una gita, hanno riportato lesioni di lieve entità.

Al momento gli agenti non escludono alcuna ipotesi per la causa della tragedia, anche se la pista più probabile potrebbe essere una disattenzione alla guida da parte di uno dei due conducenti dei mezzi.

Incidente sulla Napoli-Salerno: all’arrivo dei soccorsi il 63enne era già morto

Gli altri automobilisti in transito sull’autostrada hanno percepito la gravità del sinistro. Immediatamente hanno allertato i soccorsi. In poco tempo sul posto sono accorse numerose ambulanze oltre la polizia stradale. Gli agenti hanno provveduto a chiudere al traffico la porzione di autostrada in direzione sud per tutto il tempo necessario alle operazioni di soccorso.

Il personale medico ha subito percepito la gravità delle condizioni dell’automobilista. Una squadra di Vigili del Fuoco ha provveduto ad estrarre il corpo ormai privo di conoscenza dall’abitacolo deformato. Il 63enne è stato così affidato alle cure dei sanitari, che tuttavia non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Troppo importanti i traumi subiti nell’impatto con il mezzo più grande e il successivo ribaltamento.

Sul posto è dunque arrivato il magistrato di turno che ha ordinato il sequestro dei mezzi incidentati. La salma sarà sottoposta ad autopsia per ufficializzare la causa del decesso. Un atto formale che però dovrà escludere la possibilità che il 63enne sia stato colto da malore durante la guida.

I Vigili del Fuoco al contempo hanno messo in sicurezza l’intera area, mentre gli agenti di polizia stradale hanno eseguito i rilievi per accertare al meglio la dinamica dei fatti. La chiusura del tratto di autostrada ha causato inevitabilmente congestionamenti alla circolazione. Allo scopo hanno collaborato anche i tecnici di Autostrade per l’Italia che hanno anche provveduto a deviare la percorrenza su itinerari alternativi. Con la rimozione dei veicoli, la porzione di autostrada è stata riaperta ed il traffico è tornato alla sua regolarità.

Il minivan non avrebbe frenato in tempo

La dinamica dell’incidente sulla Napoli-Salerno non è ancora del tutto chiara. Allo scopo è possibile che gli inquirenti si avvalgano delle riprese delle telecamere di sicurezza per valutare al meglio la condotta dei due conducenti. Secondo una prima ricostruzione infatti, pare che, a causa del traffico intenso, sul tratto di strada si fosse generato un congestionamento nella circolazione. Il guidatore della Panda avrebbe quindi frenato per rallentare il suo incedere. Il conducente della Mercedes Vito non si sarebbe accorto in tempo della sua forte decelerazione e avrebbe colpito l’automobile. La violenza dello schianto avrebbe poi causato il ribaltamento della Fiat Panda e il testacoda del minivan.

Non è al momento escluso che l’uomo al volante della Mercedes Vito possa essere stato colto da un malore o da un improvviso colpo di sonno, anche se appare più probabile una pura disattenzione.

Solo con l’analisi dei rilievi si avrà un quadro più preciso della vicenda e gli inquirenti potranno avanzare responsabilità.