Brutale omicidio davanti alla stazione di Fener, frazione di Alano di Piave nell’area di Belluno: un litigio avvenuto nel bar Kangur è degenerato in un brutale accoltellamento terminato con la morte della vittima, un italiano di mezza età. Ancora incerta la ricostruzione: la polizia sta interrogando il titolare del locale e un testimone, un giovane italiano che è apparso in grande stato di agitazione. Parte la ricerca per l’arma del delitto.

Belluno, la ricostruzione dell’omicidio al bar

Sabato 6 maggio: una serata vivace come molte altre al Kangur, con musica latino-americana e dozzine di avventori. Ma il bar di stazione diventa lo scenario di una tragedia: un 53enne italiano, in seguito a una rissa iniziata per cause ignote, viene accoltellato al petto. Un solo colpo, ma la ferita è molto grave: scatta la chiamata al 118, che trovano il ferito in fin di vita. L’arrivo tempestivo dei soccorsi, in elicottero, non riesce a fermare l’inevitabile: i tentativi di rianimazione falliscono e l’uomo muore poco dopo. Intervengono immediatamente i carabinieri della sezione di Feltre, sigillano il locale. Sul posto arriva velocemente la scientifica, assieme a magistrato Alberto Primavera, e il medico legale, Antonello Cirnelli di Portogruaro. Quest’ultimo sarà incarato di portare a termine l’autopsia.

Accorrono sul posto anche i vigili del fuoco, che non trovando l’arma del delitto sulla scena del crimine, battono i campi alla ricerca del coltello. Fino ad ora, senza successo.

I testimoni

I carabinieri hanno interrogato una serie di persone presenti nel bar durante l’aggressione: tra di loro, un giovane in forte stato di agitazione e il titolare del locale, che essendo stati sul posto, potrebbero conoscere il nome e il volto dell’assassino. Le indagini sono ancora in corso: la priorità, al momento, è trovare l’arma del delitto.

Le motivazioni dell’insano gesto sono ancora oscure. Si attende il risultato degli interrogatori e delle indagini.

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