Siamo giunti ormai al 438º giorno della guerra tra Russia e Ucraina con Volodymyr Zelensky che nella notte ha parlato dell’operazione di salvataggio dei prigionieri ucraini. Il tweet speranzoso del presidente ucraino arriva in seguito ad una nottata vissuta all’insegna dei bombardamenti che, stando a quanto affermato dal capo del gruppo Wagner, avrebbe visto anche il “completamento dell’operazione tritacarne Bakhmut”.

Uno scenario terribile in cui si registrano ancora una volta bombardamenti in Crimea e a Kherson, tra le altre città, senza considerare la situazione sempre più delicata della centrale di Zaporizhzhia che continua a fare tremare l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Guerra in Ucraina, il tweet speranzoso di Zelensky sui prigionieri di guerra

Come anticipato, ad “inaugurare” le comunicazioni di questo nuovo giorno di guerra è stato il presidente Zelensky che si è affidato a Twitter per lanciare il personale messaggio di speranza a Kiev. Il presidente ucraino, infatti, si è rivolto indirettamente a tutti i militari ucraini catturati da Mosca scrivendo:

Il nostro team è riuscito a riportare in vita altri 45 dei nostri guerrieri dalla prigionia russa. Tutti hanno difeso Azovstal. 35 soldati e sergenti, 10ufficiali. Dobbiamo far tornare dalla prigionia russa tutta la nostra gente.

Un messaggio che arriva in seguito ad un bollettino di guerra spaventoso, a prescindere dalle fazioni, riportato su Facebook dallo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina; quest’ultimo ha comunicato:

Dal 24 febbraio 2022 al 7 maggio 2023, le forze di difesa dell’Ucraina hanno eliminato circa 194.430 aggressori russi, tra cui 660 persone nelle ultime 24 ore. Distrutti anche 3.723 carri armati nemici (+6), veicoli corazzati da combattimento – 7.248 (+10), sistemi di artiglieria – 3.010 (+18), missili antiaerei – 554 (+2), equipaggiamento per la difesa aerea – 306 (+0) , aeromobili – 308 (+0), elicotteri – 294 (+0), UAV tattici operativi – 2572 (+18), missili da crociera – 947 (+0), navi / barche – 18 (+0), attrezzature automobilistiche e petroliere – 5952 (+16), equipaggiamento speciale ‒ 380 (+5).

Guerra, i dettagli dell’operazione “Tritacarne Bakhmut” in Ucraina

Nel frattempo, sul fronte russo arriva una comunicazione allarmante e sibillina da parte dell’oligarca russo Yevgeny Prigozhin, da sempre vicino al presidente Putin e soprattutto leader del gruppo Wagner. Quest’ultimo si è affidato alla stampa per informare i dettagli di un’operazione militare di cui finora si sapeva bene poco:

L’operazione ‘Tritacarne Bakhmut’ del gruppo Wagner ha adempiuto al suo compito. Va notato che l’operazione del tritacarne Bakhmut è stata progettata principalmente non per prendere Bakhmut, ma per macinare le forze armate ucraine e per dare una tregua all’esercito russo affinché potesse ripristinare la capacità di combattimento.

Preoccupa la regione di Zaporizhzhia

Nel frattempo, i continui bombardamenti hanno allarmato nuovamente l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che tramite le parole del dirigente Rafael Grossi ha sottolineato i rischi della centrale nucleare.

Attraverso un comunicato sul sito dell’agenzia, Grossi ha riferito:

La situazione generale intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sta diventando sempre più imprevedibile e potenzialmente pericolosa. Sono estremamente preoccupato per i reali rischi per la sicurezza e la sicurezza nucleare che l’impianto deve affrontare. Dobbiamo agire ora per prevenire la minaccia di un grave incidente nucleare e le relative conseguenze per la popolazione e l’ambiente. Questo grande impianto nucleare deve essere protetto. Continuerò’ a sollecitare tutte le parti a impegnarsi a raggiungere questo obiettivo vitale e l’Aiea continuerà a fare tutto il possibile per contribuire a garantire la sicurezza nucleare.