Israele, continuano le proteste contro il governo e la riforma della giustizia. Migliaia di persone in piazza per manifestare contro Netanyahu da Tel Aviv fino a Rehovot.
Israele, proteste contro governo: cosa succede nelle città
Non si sono mai fermate le proteste contro la riforma della giustizia voluta fortemente da Netanyahu e dal suo governo. Anche questo sabato sono scese in piazza migliaia di persone per dire “no” al provvedimento che rischierebbe di togliere poteri alla Corte suprema a favore della Knesset. Si tratta del diciottesima settimana di sciopero anche se i procedimenti legislativi sono ormai fermi. A Rehovot ci sono stati importanti blocchi stradali mentre a Tel Aviv un numero imprecisato di manifestanti ha cantanto nel corso del corteo slogan contro il governo attuale.
Quando sono iniziate le proteste
I sabati di protesta israeliani sono iniziati lo scorso gennaio a seguito dell’annuncio della riforma della giustizia (Qui per vedere cosa cambierebbe in caso di approvazione). L’accusa principale rivolta verso il testo della riforma è quella di rendere “l’unica democrazia mediorientale” molto meno democratica. Sta di fatto che ormai la riforma è congelata, vista la sua grande impopolarità e la fragilità della situazione politica israeliana. Le manifestazioni registratesi oggi in tutto il Paese sono circa 150.