Auto elettrica, ecco quanto costa ricaricarla, con differenze di prezzo tra il pieno a casa e quello alle colonnine di ricarica pubblica. È bene precisare che la ricarica può avere costi differenti per via degli abbonamenti che offrono le case costruttrici o i fornitori delle colonnine, in aggiunta alla “fast charge”, la ricarica veloce assicurata da alcuni impianti pubblici ad alta potenza. La scelta del modo di ricaricare la propria auto elettrica può avere un impatto più significativo rispetto alla differenza di costo tra un pieno di benzina e uno di diesel. Ecco, dunque, cosa scegliere e quale risparmio si può ottenere in portafoglio con il tipo di ricarica. 

Auto elettrica, quanto costa la ricarica? Ecco cosa è necessario sapere su abbonamenti fornitori o case automobilistiche con risparmio sul prezzo

Quanto costa la ricarica dell’auto elettrica? La spesa può variare in base a vari fattori. In primis, la differenza si può notare se si utilizzano dei piani di abbonamento o delle tariffe agevolate che tengano conto dell’utilizzo dell’auto e del consumo. Uno stesso chilowatt alle colonnine pubbliche può avere un prezzo di molto oscillante, con una forbice, ad esempio, da 35 a 79 centesimi di euro a seconda dei casi. Un primo confronto tra le colonnine pubbliche e ricarica a casa può essere fatto sulla base di quanto convenga la comodità domestica rispetto alle colonnine presenti nelle vicinanze della propria abitazione.

Ricaricare a casa può avere il suo impatto positivo sulla spesa in caso di batterie dell’auto elettrica a ioni di litio. Per stabilire quali sono i prezzi delle colonnine presenti nella propria zona può essere utile utilizzare delle applicazioni apposite scaricabili sullo smartphone. Per le auto più tecnologicamente evolute, l’individuazione della colonnina può avvenire anche dal cruscotto: il servizio richiede il possesso di una carta legata alla colonnina alla quale si va a fare rifornimento. 

Auto elettrica quanto costa ricarica, le offerte più convenienti dalle case automobilistiche sui prezzi

Il piano di ricarica dei fornitori, tuttavia, può davvero fare la differenza di costo nella ricarica dell’auto elettrica. I piani, nella maggior parte dei casi, sono già offerti dalle case costruttrici e consentono un abbonamento in base alle proprie necessità e abitudini di utilizzo della vettura. Si parla di ricariche pubbliche per le quali, ad esempio, l’Audi vanta una buona presenza di stazioni di ricarica a prezzi che calano per chilowattora. Ad esempio, il piano di abbonamento della casa automobilistica prevede un costo fisso per 12 mesi di 14,99 euro (gratis per il primo anno dei nuovi clienti) con una carta che consente di ricevere sconti consistenti sulle ricariche.

Utilizzando le stazioni di rifornimento ad alta potenza di Ionisti, il prezzo si dimezza da 79 centesimi di euro per chilowattora a 35 centesimi. Peraltro, l’offerta può essere utilizzata nel 92% delle colonnine presenti in Italia. Incluso nell’abbonamento anche il servizio Plug & Charge che permette la ricarica dell’auto nelle colonnine pubbliche dedicate senza l’utilizzo dell’applicazione. Il pagamento avviene in maniera automatica. 

Applicazioni utili per programmare il viaggio e fermarsi per ricaricare

Altri abbonamenti per la ricarica delle vetture elettriche sono concesse da Tesla: in questo caso il costo è mensile e pari a 12,99 euro ma si può usufruire di tariffe agevolate da 61 a 80 centesimi di euro a seconda delle fasce orare di ricarica. I possessori di auto elettriche possono fare l’abbonamento anche direttamente con i gestori delle colonnine. Il fornitore Enel X Way, nel pacchetto “City”, offre la tariffa fissa di 49 euro mensili con la quale ricaricare fino a 80 chilowattora, con un prezzo medio di 61 centesimi di euro per chilowattora. In ogni caso, chi possiede un’auto elettrica non può fare a meno di scaricare delle applicazioni che aiutino a scegliere la soluzione più conveniente per la ricarica.

L’applicazione Next Charge è un motore di ricerca delle colonnine dei vari fornitori (tra Enel X, Be Charge, Free to X, Ionity e altri), ma serve anche a organizzare il viaggio e a programmare le fermate utili per fare la ricarica. Come altre applicazione, per utilizzare Next Charge si deve fare accesso con le proprie credenziali registrate e immettere un metodo di pagamento.