Spid Cie, l’accesso risulta bloccato per i figli minori con impossibilità di arrivare a documenti di identità digitale, tra i quali il registro della scuola e i servizi sanitari. I documenti elettronici dei portali della Pubblica amministrazione risultano out soprattutto per chi ha un’età dai 5 ai 14 anni che acceda con la Carta di identità elettronica (Cie). Variazioni sono intervenute, infatti, dopo il decreto del ministero dell’Interno a protezione dei dati personali del 23 marzo 2023. L’accesso ai portali della Pubblica amministrazione con Spid dei figli minori può avvenire, invece, a limitate condizioni.
Secondo quanto prevede il provvedimento dell’Agenzia per l’Italia Digitale 51 del 2022, i minori che abbiano già compiuto i 14 anni di età, possono accedere ai servizi della Pa (in particolare a MyInps, al Fascicolo sanitario elettronico o alla verifica dei punti sulla patente per l’utilizzo di un ciclomotore) con l’identità Spid sotto la supervisione dei genitori. I figli di età da 5 a 14 anni, invece, possono accedere con Spid solo per i servizi digitali offerti dalle scuole.
Spid Cie minori accessi bloccati con Carta di identità elettronica nelle ultime settimane: da cosa dipende?
Oltre all’accesso limitato con Spid, il recente provvedimento ministero dell’Interno del 23 marzo scorso ha, di fatto, bloccato l’accesso ai minori con le credenziali della Carta di identità elettronica (Cie). Un cambio delle regole che interessa chi non ha compiuto i 15 anni di età, soprattutto per l’accesso ai servizi digitale della scuola e del Fascicolo sanitario elettronico. Chi accede con le credenziali Cie e non ha ancora compiuto i 15 anni, si trova attualmente nella situazione di blocco delle credenziali.
Nel dettaglio, a seguito del provvedimento del 23 marzo 2023, i figli di età da 0 a 5 anni non possono accedere ai servizi digitali né con il livello 1 (nome utente e password), né con il livello 2 (nome utente, password con codice Otp temporaneo). Tra i 5 e i 18 anni di età, invece, si può utilizzare l’identità digitale per accedere al registro elettronico scolastico ma, dopo il decreto del 23 marzo, non con la Carta di identità elettronica. Precedentemente l’accesso era possibile con i livelli 1 e 2 (immettendo il codice Puk) della Cie. Il livello 3, che è richiesto utilizzando l’applicazione per il Fascicolo sanitario elettronico, è attualmente escluso.
Perché Carta identità minori accessi bloccata? Cosa fare per utilizzare registro elettronico scuola, servizi Inps e Fascicolo sanitario
Le novità introdotte dal decreto di marzo sull’accesso con Carta di identità elettronica (Cie) ai servizi digitali delle Pubbliche amministrazioni ha creato confusione tra i minori e i genitori. Il Garante della privacy, in interlocuzione con il ministero dell’Interno, è in attesa di conoscere la relazione di impatto del provvedimento del 23 marzo, ma al momento ha decretato che i minori possano accedere limitatamente ai servizi a loro direttamente rivolti. Come il registro elettronico della scuola, visualizzabile con Spid ma non con Cie. Per gli altri servizi, è necessario attenersi a quanto prevede sull’accesso digitale il singolo ente pubblico. Ad esempio, l’Inps permette l’accesso con Carta di identità elettronica (in mancanza dello Spid), ma solo con le credenziali dei genitori chiamati a esercitare la potestà genitoriale mediante la delega.
Pertanto i genitori, nell’accesso ai servizi Inps per i figli minori, devono utilizzare le proprie credenziali, anche per evitare situazioni di “impersonificazione” (operazioni da imputare a chi le richiede) e per la corretta fruizione dei sostegni previsti. Discorso differente per il Fascicolo sanitario elettronico: alcune regioni permettono una più completa visione delle informazioni relative ai minori solo con le credenziali degli stessi. Accedendo con Spid o Cie dei genitori si ottiene, quindi, un’informazione parziale. Non resta che attendere la fine delle interlocuzioni del Garante della privacy con il ministero dell’Interno per avere un quadro completo sulla sicurezza di accesso che risolva le problematiche di identità digitale che si sono create in queste ultime settimane.