Nonostante il suo cognome sia legato indissolubilmente alla Ferrari e alla Formula 1, Jacques Villeneuve non ha usati mezzi termini per criticare la scuderia di Maranello. L’ex pilota, attualmente militante nel WEC, ha infatti parlato a lungo della situazione attuale del Circus che vede il dominio incontrastato di Red Bull e la crisi delle principali pretendenti al titolo.

Partendo dalla situazione della Ferrari, Villeneuve si è concentrato sul via vai a livello dirigenziale che ha visto recentemente l’addio di Mekies, oltre all’approdo di Vasseur al posto di Binotto. Una serie di cambiamenti che secondo l’ex pilota non darebbero continuità al progetto creando solo confusione:

La gente viene e va, c’è il caos di sempre. Sono anni che implodono. Sembra una storia infinita. Solitamente quando implodi, c’è un momento in cui smetti di implodere. Alla Ferrari no, si continua ad andare avanti.

Formula 1, Villeneuve attacca Ferrari e commenta il dominio Red Bull

Ne ha per tutti Jacques Villeneuve che non si scaglia solo contro Ferrari ma sottolinea anche la differenza tra l’egemonia Mercedes e quella attuale di Red Bull. Stando alle sue parole, quanto visto finora è semplicemente frutto di un lavoro più efficace degli altri che però non ha nulla a che vedere con quanto mostrato per anni dal team di Toto Wolff.

Ecco le sue parole sul dominio Red Bull:

Non è grande come quello della Stella a tre punte di un tempo, quindi perché ce ne lamentiamo? Non è enorme. Non hanno ottenuto la pole al GP d’Azerbaijan. Stanno solo lavorando meglio.

Quanto a Mercedes invece:

Quando la Mercedes dominava poteva commettere errori e comunque vincere facilmente. La Red Bull non può permettersi di sbagliare. Vincono perché sono migliori, la macchina è un po’ migliore. Il pilota lavora meglio con gli ingegneri, non c’è caos, non c’è politica. Lavorano tutti nella stessa direzione e alla fine vincono. Ma se commettono un errore, non vincono. Quindi non è un chiaro dominio, sono sempre leggermente migliori. Questo dà loro forse un po’ di margine, ma solo se lavorano correttamente.