Brutale omicidio a Savona la scorsa notte. Una donna di 28 anni e di origine albanese è stata uccisa con un colpo di pistola. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, pare che a denunciare la vicenda sia stato proprio il suo killer, fidanzato della vittima.
L’uomo di 27 anni, originario della Guinea ma da tempo regolare sul nostro territorio, è stato prontamente arrestato dalle forze dell’ordine.
Le autorità sono ora alle prese con la ricostruzione della vicenda. L’omicidio è avvenuto nella zona dei giardini di piazza delle Nazioni a Savona nella notte tra ieri Venerdì 5 e oggi Sabato 6 Maggio 2023. I due avrebbero avuto un acceso alterco. La causa sembra vada ricercata nella sfera sentimentale. La loro storia era ormai al capolinea. Dopo il litigio, il 27enne guineano avrebbe raggiunto la sua automobile Opel parcheggiata nella strada che da corso Ricci conduce ai giardini e preso una pistola semiautomatica, custodita all’interno del bagagliaio.
Sarebbe dunque tornato dalla donna e avrebbe esploso un solo colpo a bruciapelo ad una distanza ravvicinata. La 28enne è stata raggiunta alla testa. Lo sparo è risultato fatale sul colpo. Erano all’incirca le ore 2:00.
Omicidio Savona: nessun precedente a carico del killer
È stato proprio il killer a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo avrebbe chiamato il 112 affermando di aver ucciso una donna. In pochi minuti sul posto è sopraggiunta una Volante della polizia e in supporto, un’unità di soccorso del 118 con la collaborazione dei sanitari della Croce d’Oro, la cui sede dista solo 200 metri dal luogo dell’omicidio. Il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Il proiettile penetrato nella ha provocato il decesso sul colpo.
La salma è stata trasferita alla camera mortuaria della città dove è in attesa delle decisioni delle autorità. Nelle prossime ore infatti dovrà essere disposto l’incarico per l’autopsia che accerti ufficialmente le cause della morte.
Nel frattempo gli agenti di Polizia hanno fermato il presunto assassino, che non ha opposto alcuna resistenza. L’uomo è stato condotto in questura e immediatamente interrogato. Gli accertamenti hanno mostrato come il 27enne fosse regolare sul nostro territorio ed impiegato come aiuto cuoco in un ristorante di Savona. A suo carico non risultano precedenti penali e non erano mai stati segnalati suoi gesti aggressivi nei confronti della fidanzata. Non ci sarebbero state dunque avvisaglie del brutale ed efferato gesto.
La vittima invece era già nota alle forze dell’ordine. Dalle informazioni finora apprese, pare che la donna avesse precedenti legati a reati contro il patrimonio e in ambito delle sostanze stupefacenti. Solo qualche mese fa era stata raggiunta da un atto di ammonimento dal questore di Savona perché coinvolta in un caso di violenza domestica ma riguardante un soggetto diverso dal 27enne guineano.
Pistola con la matricola abrasa
Durante la prima interrogazione al cospetto del Pubblico Ministero Luca Traversa, l’attuale fidanzato avrebbe confermato di essere lui ad aver sparato ed ucciso la donna. Avrebbe descritto il gesto come frutto di un raptus istintivo. L’uomo avrebbe reagito malamente alle ripetute ingiurie proferite dalla donna. Avrebbe dunque perso la testa e sparato. Realizzato quanto aveva appena commesso avrebbe allertato le forze dell’ordine per consegnarsi all’arresto.
Tuttavia gli inquirenti dovranno ancora chiarire alcuni elementi oscuri. Primo fra tutti l’arma da fuoco. La Polizia vorrà capire perché l’uomo incensurato e con lavoro regolare nascondesse nel bagagliaio della sua automobile una pistola calibro 22 con matricola abrasa. Non è dunque da escludere la premeditazione del gesto.
Nella giornata di oggi, Sabato 6 Maggio, il 27enne guineano verrà nuovamente interrogato per poi essere trasferito presso il carcere Marassi di Genova. Per lui l’accusa è di omicidio aggravato e porto d’arma clandestina.