La leader PD Elly Schlein ha parlato dalla manifestazione dei sindacati a Bologna, toccando soprattutto la questione lavoro e salario minimo
Ci stiamo battendo molto per il salario minimo e sulle tutele del nuovo lavoro digital. Un decreto che dietro a un taglio del cuneo che non è sufficiente e temporaneo, nasconde norme che aumentano la precarietà e che dicono che le causali dei contratti a termine possono essere stabilite nel confronto tra le parti come se le parti avessero lo stesso potere perché una parte che è in grado di dare lavoro e un’altra che ha bisogno del lavoro per mangiare
Schlein: “Mosse del governo rendono lavoratori più ricattabili”
Schlein punta il dito contro le scelte del governo, che a suo dire rendono i lavoratori ricattabili e non tutelano soprattutto i lavoratori digitali.
Fare queste scelte vuol dire rendere lavoratrici e lavoratori molto più ricattabili, tra i giovani c’è la paura del futuro perché se hai contratti così precari è difficile costruirsi un futuro e una famiglia per questo insistiamo che la questione della crisi della natalità è molto collegata alla precarietà
DL Lavoro, Schlein: “Ci stiamo battendo molto per il salario minimo”
Il duro attacco sul salario minimo, dove Schlein annuncia che ci sarà uno scontro con il governo Meloni.
Se si vuol invertire la rotta la scelta del governo è la più sbagliata nella direzione più scellerata per il Paese. Noi come Pd scegliamo di essere la fianco di questa mobilitazione e portiamo avanti queste battaglie in Parlamento e nel Paese. Ci stiamo battendo molto per il salario minimo e sulle tutele del nuovo lavoro digitale. Sul salario minimo c’è da sottolineare che purtroppo la maggioranza e la stessa presidente del Consiglio Meloni hanno già detto che non intendono procedere. Noi siamo determinati a far cambiare loro idea. Le proposte sul salario minimo sono già calendarizzate alla Camera e noi insisteremo. Avremo questo incontro con il governo martedì, siccome siamo un partito democratico in cui si discute, faremo una segreteria e ci confronteremo con i nostri deputati e senatori delle Commissioni Affari Costituzionali e poi andremo a sentire che cosa ha da dire il governo a questo proposito
Landini, CGIL: “Questa piazza dimostra che le scelte del governo non sono condivise”
Anche il leader della CGIL Maurizio Landini ha parlato a margine della manifestazione congiunta con la UIL per rivendicare un cambio politico del governo nel mondo del lavoro, dicendosi soddisfatto della partecipazione.
Una bellissima piazza, una partecipazione davvero enorme che dimostra come la gente non cade nella propaganda, che c’è bisogno di cambiare e che le politiche che il governo sta facendo non hanno il consenso del Paese. Serve cambiare musica: combattere la precarietà come ci chiedono i giovani, aumentare davvero i salari con una riforma fiscale che colpisca la rendita e politiche che mettano al centro la qualità del lavoro e lo sviluppo del Paese
Landini ha poi voluto parlare in particolare del tema precarietà.
Basta precarietà, non è più accettabile che le persone pur lavorando non abbiano gli stessi diritti e le stesse tutele. Questo livello di precarietà sta creando problemi anche sociali ed è quello che vogliamo cambiare. Chiediamo quindi che tutte le persone che lavorando, sia dipendente che autonomo abbiano stessi diritti e stesse tutele e che siano tassati i profitti e gli extra profitti oltre a far pagare le tasse a chi non le ha mai pagate. Solo così si può tornare ad investire sulla sanità e sulla scuola, diritti fondamentali.