A poche ore dalla partenza del Giro d’Italia 2023, l’Italia e il mondo intero – in vista della cronometro di Fossacesia Marina – hanno messo l’azzurro Filippo Ganna nel mirino.
L’italiano infatti, secondo gli addetti ai lavori, è l’indiziato numero uno per quanto riguarda le corse crono. Il corridore, con l’obiettivo di portare a casa qualche tappa sarà in servizio come gregario per uno tra Geraint Thomas Geoghegan Hart.

Ganna parla del suo obiettivo: “Meglio una tappa che un giorno in rosa”

Nell’intervista durante la presentazione della 106esima edizione della Corsa Rosa, Filippo Ganna ha parlato dei mugugni subito dopo i Mondiali:

“Dopo quella volta, ho capito che ciò che dice la gente non mi importa. Se perdo diranno che c’è ‘un caso Ganna’, se vinco diranno ‘è normale che vinca lui’. Perciò non ascolterò più nessuno. Avrò vinto e la loro opinione non cambierà nulla. In questo mondo non si può dare nulla di scontato

Ganna poi, ha parlato del percorso e della prova a tempo, commentandola così:

Ho guardato il percorso su Veloviewer e sarei stato un po’ più contento senza quell’ultima salita… dovrò solo adattarmi alla gara. Tratto ogni km allo stesso modo, cerco di vincerla e basta. Inizierò il Giro con un obiettivo personale, quello di riprendere la maglia rosa. Ma se così non fosse, so che ci saranno altre occasioni per mettermi in mostra durante il Giro. Classiche di Primavera? Mi darei un 7 su 10 per le Classiche, perché sono sempre stato vicino. È stato il primo anno in cui mi sono concentrato totalmente su questo obiettivo, con la squadra che mi ha dato una molto supporto e morale. Giro? Se potessi scegliere tra vincere una tappa o passare un giorno in più in maglia rosa, preferirei vincere una tappa

Su chi gli chiede il miglior crono vinto.

Mi è piaciuto molto di più quello contro Hart, ho sofferto molto meno in quello. L’ultimo Giro che ho fatto, con Egan, c’erano anche delle tappe pianeggianti dove le squadre dei velocisti non erano interessate a correre, quindi Puccio ed io abbiamo dovuto lavorare molto. Abbiamo finito per fare molti km nella prima parte delle tappe anche nei giorni in cui forse non sarebbe stato proprio il nostro compito. Quando sei in una situazione in cui non hai la maglia, e non sei obbligato a lavorare, è molto più semplice. Al Giro, stare in mezzo al gruppo, si risparmia energia, e lo vedi alla fine delle tre settimane