Nella notte si è registrata una condanna che sottolinea la gravità dell’assalto a Capitol Hill, avvenuto lo scorso 6 gennaio 2021. Secondo quanto riporta l’Associated Press, infatti, un uomo statunitense – Peter Schwartz, con una lunga fedina penale – è stato condannato a 14 anni di carcere per aver aggredito gli agenti di polizia presenti sul luogo, attraverso l’utilizzo di uno spray al peperoncino e una sedia. Questi i fatti registrati dal giudice che ha rilevato la feroce aggressione.

Quella di Peter Schwartz è la pena detentiva comminata più lunga finora, tra centinaia di casi collegati alla rivolta. Il pubblico ministero aveva chiesto 24 anni e 6 mesi allo stesso Schwartz, quest’ultimo di professione saldatore. Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Amit Mehta ha invece condannato l’uomo a 14 anni e due mesi di carcere, seguiti da tre anni di libertà vigilata.

Schwartz si è rivolto brevemente al giudice, prima della sua sentenza, con queste parole:

Mi dispiace sinceramente per il danno che il 6 gennaio ha causato a così tante persone e alle loro vite.

Assalto Capitol Hill, la condanna alle persone che hanno preso parte alla rivolta

Tra le altre cose, Schwartz ha raccolto oltre 71.000 dollari attraverso una campagna online intitolata “Patriot Pete Political Prisoner in DC”. Detto questo, il pubblico ministero ha chiesto quindi al giudice di comminare una multa verso l’uomo pari all’importo raccolto dalla sua campagna, sostenendo che non avrebbe dovuto trarre profitto dalla partecipazione alla rivolta. Infine, da sottolineare come la sua fedina penale comprenda 38 precedenti condanne, a partite dal 1991, “molte delle quali riguardavano aggressioni o minacce a ufficiali o altre figure autoritarie”.

Il giudice che lo ha condannato, aveva precedentemente emesso la condanna più lunga legata ai fatti avvenuti al Campidoglio, ossia 10 anni a un agente in pensione del dipartimento di polizia di New York che aveva aggredito un ufficiale. Thomas Webster, il nome dell’uomo – aveva usato un pennone di metallo per attaccare un poliziotto, affrontandolo mentre la folla avanzava verso il Congresso.

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