Chi è il cardinale Pietro Parolin? E’ arrivata finalmente l’attesissima cerimonia di incoronazione di Re Carlo, 6 maggio 2023. La Sala Stampa vaticana rende noto il ruolo del Cardinale Pietro Parolin, ufficiale rappresentante del Papa in questa occasione speciale, presso l’Abbazia di Westminster.

Chi è il cardinale Pietro Parolin: le origini

All’inizio del mese di Aprile la Santa Sede ha donato proprio a re Carlo i frammenti della
Reliquia della Vera croce. Lo ha fatto “come gesto ecumenico in occasione del centenario della Chiesa Anglicana in Galles”. Sono due frammenti in legno della croce su cui è sarebbe stato crocifisso Gesù (secondo la tradizione). Queste reliquie, conservate in Vaticano, le sono state portate alla Royal Chapel of St. James di Londra.

La cerimonia del 6 maggio è ormai arrivata e il Segretario di Stato vaticano è a tutti gli effetti il rappresentante di Papa Francesco.

Pietro Parolin nasce a Schiavon il 17 gennaio 1955, in Veneto, diocesi e provincia di Vicenza. Suo padre, un negoziante di ferramenta, sua madre una maestra elementare. Suo papà muore a causa di un incidente stradale quando lui ha solo dieci anni.
La mamma continua da sola a prendersi cura di lui e dei suoi due fratelli.

Entra nel Seminario vescovile di Vicenza all’età di 14 anni, nel 1969 e si sente sempre più vicino all’inclinazione sacerdotale.

Pietro Parolin biografia

Pietro Parolin è stato ordinato sacerdote nel 1980 e si è laureato in Diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1986. Nello stesso anno inizia a lavorare nel servizio diplomatico presso la Santa Sede, rappresentando il Vaticano in diversi luoghi del mondo: dalla Nigeria (1986-89), fino al Messico (1989-92). Risale al 2002, invece, l’incarico presso l’ufficio della sezione Rapporti con gli Stati come sottosegretario, durante il quale si è occupato eminentemente dei rapporti della Santa Sede con gli Stati asiatici.

Diventa arcivescovo nel 2009 sotto Benedetto XVI, mentre sotto Papa Francesco viene creato cardinale, rivestendo la carica di Segretario di Stato.

Membro dal 2014 del Consiglio dei cardinali e dal 2016 della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, viene elevato nell’ordine dei cardinali vescovi nel 2018.

A partire dal 2020, inoltre, ricopre l’incarico di presidenza presso Villa Nazareth, un collegio universitario, fondato inizialmente nel 1946 da Domenico Tardini.

Parla fluentemente spagnolo, inglese e francese.

Il grande evento dell’incoronazione

Dunque è il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a guidare la delegazione vaticana durante la cerimonia d’incoronazione di Carlo III e di Camilla. Questa è ufficialmente la prima delegazione papale effettuata nel corso di un’incoronazione della monarchia britannica da moltissimo tempo.
Infatti, non capitava da più di cinque secoli, esattamente dalla Riforma sino ad oggi. Un evento molto importante, questo, per Parolin.
Il nunzio in Gran Bretagna, l’arcivescovo Miguel Maury Buendia, oggi lo accompagna nel corso della cerimonia.
Tutti e due prenderanno posto all’interno dell’Abbazia di Westminster. Proprio questo rappresenta una vera e propria novità.

Infatti, dobbiamo considerare che nel caso dell’incoronazione della regina Elisabetta II, avvenuta nel 1953, i rappresentanti del papa sono rimasti all’esterno dell’Abbazia di Westminster per via del regolamento dell’epoca. Era vietato infatti ai cattolici di poter anche solo guardare le funzioni non cattoliche. Si poteva assistere alla tradizionale processione in entrata alla chiesa.

Sempre durante l’incoronazione, il cardinale Vincent Nichols ha il compito di assumere un ruolo importante e solenne.
Nichols benedice proprio re Carlo III a Westminster. Si tratta del primo vescovo cattolico a che ha questa possibilità in occasione dell’incoronazione di un monarca.

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