Dopo il via libera in consiglio dei ministri al decreto che contiene il nuovo limite di età, fissato a 70 anni, per i direttori delle fondazioni liriche, si attende ora la nomina dell’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, al Teatro San Carlo di Napoli. Le proteste dell’opposizione e dei sindacati per la “norma ad personam”, però, non si fermano. “Per la sete di poltrone il governo rischia di fare pasticci”, avverte il Partito Democratico, mentre Fnsi e Usigrai parlano di “scempio istituzionale”. Il governo difende invece l’operazione, spiegando che è legata a esigenze di riordino del settore. L’attuale sovrintendente del San Carlo, Stephane Lissner, che ha compiuto 70 anni, dovrebbe decadere dall’incarico il prossimo primo giugno, come previsto nella bozza del decreto, facendo così spazio a Fuortes. Il direttore francese ha però già annunciato che farà ricorso contro la decisione, probabilmente con una procedura d’urgenza al giudice del lavoro.

Il Governo assicura che la nomina è blindata

Fonti del governo assicurano che la norma è blindata, con l’avallo dell’avvocatura dello stato, ma la prima decisione spetta al consiglio di indirizzo della Fondazione del San Carlo che deve fare la proposta di nomina, che viene poi ratificata dal ministero. L’organismo è presieduto dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e composto anche da due rappresentanti del ministero della Cultura, da uno della regione e uno della città metropolitana. Il primo cittadino esprime cautela. “Lissner fino ad adesso ha fatto un lavoro straordinario e credo che non ci sia alcun giudizio negativo su di lui ma solo giudizi positivi – afferma -. Adesso valuteremo questa norma e ci muoveremo di conseguenza”. Non ha risparmiato critiche in passato, invece, a Lissner il governatore, Vincenzo De Luca. “La verità è amica del tempo come dicevano gli antichi latini – afferma -. Vedrete che, tra qualche settimana, diranno che anche in quel caso la Regione Campania ha pienamente ragione”.