Scudetto Napoli lettera di Ferrara a Maradona. “Nessuno è più bella di Partenope stasera”. Napoli è in festa ed per ogni festa che si rispetti e che riguarda il capoluogo partenopeo, è impossibile non dedicarne un po’ a Maradona. E questa volta è la festa delle feste, l’occasione per eccellenza per ricordare El Pibe de Oro scomparso nel novembre del 2020. Il Napoli di Spalletti, di Osimehn di Kvaratskhelia e di tutti gli altri, tifosi in testa, ieri sera si è aggiudicato lo scudetto, il suo terzo titolo di campione d’Italia della storia. Un titolo arrivato proprio dopo gli altri due, che fanno parte della storia della squadra azzurra, erano entrambi stati conquistati quando c’era Maradona che giocava all’allora San Paolo. Nella stessa squadra c’era Ciro Ferrara, rimasto sempre legato al campione argentino e che per l’occasione gli ha voluto dedicare una lettera per celebrare il momento che sta vivendo la città. I versi della missiva, scritta e letta dall’ex calciatore in occasione di uno speciale di Dazn proprio dedicato allo scudetto, sono dolcissimi e pieni di ricordi vissuti insieme, messi in parallelo con quanto sta vivendo da ieri sera, la città. “Ogni anno il dieci maggio c’è l’usanza, per noi a Napoli di onorare lo scudetto. Ognuno deve fare la creanza, ognuno deve avere ‘stu pensiero. Quest’anno, come a Totò nella Livella, è capitata un’avventura, l’avrai sentito dire, Diego, anche se riposi, in fondo non sta passando sotto silenzio. L’attesa è finita. Questo è il rumore che fa la gioia”. Comincia così, con il riferimento proprio alla festa che sta vivendo il popolo napoletano, la gioia e il rumore che sta facendo la festa in città ma non solo lì. Tante immagini hanno riportato le testimonianze che in varie parti di Italia e anche del mondo ci sono tifosi del Napoli che festeggiano. “L’attesa è finita – scrive ancora Ferrara – Questo è il rumore che fa la gioia. È sempre qualcosa più di sé stessa, Napoli. Mette la malinconia in un giorno di festa e si fa una risata nei giorni della disperazione”.

“Ogni anno il dieci maggio c’è l’usanza, per noi a Napoli di onorare lo scudetto. Ognuno deve fare la creanza, ognuno deve avere ‘stu pensiero. Quest’anno, come a Totò nella Livella, è capitata un’avventura, l’avrai sentito dire, Diego, anche se riposi, in fondo non sta passando sotto silenzio. L’attesa è finita. Questo è il rumore che fa la gioia”.

Napoli campione, la dedica di Ferrara alla città e a Maradona in una lettera piena d’amore e di ricordi

Sono tante le parole dedicate alla città che Diego tanto amava e da cui è stato tanto amato. “Ti fa credere di essere ‘o paese d”o sole e poi ti accoglie con la pioggia. La pioggia che cadeva quando segnasti il tuo gol più incredibile alla Juve. Quando c’eri tu, lo stadio portava il nome di un santo, e adesso porta il nome tuo. Il nostro vecchio campo Paradiso è abbandonato. Sembra una di quelle città fantasma nel vecchio West. Ma il vero paradiso è in giro”. L’ultimo riferimento fatto da Ferrara è al campo sportivo dove si allenava il Napoli ai tempi di Maradona ed era a Soccavo. Adesso è in vendita. Ma come dice l’ex difensore adesso il Paradiso è nell’aria della città felice per l’impresa degli uomini di Spalletti che si gode il successo atteso da 33 anni, dall’ultimo titolo vinto proprio con e grazie all’argentino. L’amore di Ferrara per la città è mista alla malinconia di non poter condividere tutto questo proprio con il suo amico scomparso, prima che campione assoluto, Maradona. E tutto questo si respira negli ultimi versi della lettera a lui dedicata da Ciro Ferrara che idealmente lo invita, da lassù, a volgere anche per un secondo, lo sguardo verso il basso per vedere la bellezza e la gioia che sprizza, più di prima, Napoli da ieri notte. “È piena di turisti, Diego, la tua Napoli. Vengono a vedere i set delle serie tv, i posti al sole, il mare fuori. Stasera sono venuti a vedere i tuoi murales e la città dipinta. Vengono per capire l’inspiegabile, il ricordo di un amore che ci parla e non ci passa. Eccola, Diego, la lettera di Napoli per te. Guarda un’ultima volta quaggiù. Nessuno è più bella di Partenope stasera”.