Offerte di lavoro maggio 2023, sono 467mila i posti che le imprese metteranno a disposizione per le assunzioni e 1,5 milioni entro il prossimo luglio. Si tratta di occupazioni con contratti della durata minima di un mese fino ad arrivare alle stabilizzazioni a tempo indeterminato. I dati arrivano dal consueto Bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal per il mese in corso e a livello trimestrale. Va meglio l’occupazione su base mensile rispetto a maggio dello scorso anno: +22mila posti (+5,1%) e +16.000 su base trimestrale con un incremento dell’1,1%. I dati mettono in evidenza le professioni e i profili più richiesti dalle imprese, nonché i posti che rimarranno vacanti per mancanza di candidati con le competenze richieste. La media degli introvabili è in aumento al 46 per cento. 

Offerte di lavoro maggio 2023, dove ci sono più assunzioni?

Nuove assunzioni per 466.750 posti nel mese di maggio 2023 tra le offerte di lavoro delle imprese italiane, arrivano dallo studio di Unioncamere e Anpal. Complessivamente, l’occupazione è in crescita di circa 24mila assunzioni rispetto allo scorso mese di aprile. L’industria segna l’incremento maggiore delle stabilizzazioni con 132mila assunzioni durante questo mese e una crescita di circa 33mila ingressi rispetto a maggio 2022 (+33%). All’interno del settore industriale, quello delle costruzioni impiegherà 45.210 nuovi addetti, con una crescita di 11.950 dipendenti (+27,04 rispetto a maggio 2022). 

Più numerose sono le assunzioni nel settore variegato dei servizi. In tutto, sono 334.660 le nuove assunzioni previste per questo mese, delle quali circa 58.000 nel commercio, 107.480 nei servizi di alloggio, ristorazione e turistici, 120.500 nei servizi alle imprese e circa 49.000 nei servizi alle persone. Da segnalare la perdita consistente di posti di lavoro proprio nei servizi alle persone: -18mila posti in questo mese rispetto a maggio 2022 e oltre 63.500 assunzioni in meno stimate nel trimestre fino a luglio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Assunzioni, quanti posti di lavoro sono a disposizione delle imprese? 

Più nel dettaglio delle professioni, le assunzioni di dirigenti prevedono la copertura di 580 posti, le occupazioni di posti per professioni intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione 24.350 posti, le professioni tecniche 55.180, gli impiegati circa 40mila, le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi circa 140mila, gli operai specializzati oltre 74mila, i conduttori di impianti, gli addetti a macchinari mobili e fissi e i conducenti di veicoli 57.450, le professioni non qualificate 75.710 posti. In assoluto, la professione che maggiormente richiederà personale da assumere è quella degli esercenti e degli addetti alle attività di ristorazione con oltre 83mila offerte di lavoro. 

A seguire, il personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia con circa 43mila opportunità di impiego, mentre gli addetti alle vendite richiederanno oltre 37mila assunzioni. I conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (20.930 assunzioni), il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci (19.900 posti), gli operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento delle strutture edili (18.800 assunzioni), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (12.880 assunzioni), gli addetti alla segreteria e agli affari generali (14mila posti) e gli addetti all’accoglienza e alle informazioni alla clientela (13.600 posti) rientrano tra le professionalità più richieste a maggio dalle imprese. 

Offerte di lavoro maggio 2023: ecco quali sono i profili più ricercati e introvabili

A fronte delle assunzioni programmate dalle imprese per il mese di maggio 2023, quasi un posto di lavoro su due rimarrà deserto per mancanza di candidati con le competenze e le professionalità richieste. La media tra tutte le professioni è del 46 per cento, ma per molti profili ricercati si arriverà a sei o sette lavoratori introvabili su dieci. I profili più difficili da reperire nel mercato del lavoro sono quelli ad alta specializzazione, delle professioni tecniche e, soprattutto, gli operai specializzati.

Mancano oltre sette addetti su dieci tra gli operai addetti alle rifiniture delle costruzioni, fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica, fabbri, meccanici artigianali, manutentori di macchine fisse e mobilii, operai di macchine automatiche per le lavorazioni metalliche, conduttori di veicoli e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento. Tra i profili di alta specializzazione, mancano soprattutto gli ingegneri (il 61% dei posti rimane vacante) mentre, tra le professioni tecniche, mancano i tecnici ingegneri, quelli della salute e della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, tutti con percentuali tra il 61 e il 65 per cento.