Faenza, nelle zone colpite dal maltempo si stanno verificando degli episodi di sciacallaggio, il sindaco allerta la popolazione. Ci sarebbero persone che chiedono soldi per offrire aiuto. Il primo cittadino avvisa: “Nessuno degli uomini della protezione civile ne di altre associazioni, chiede esborso in denaro”. In Emilia, nelle zone colpite dall’alluvione, il sindaco di Faenza ha denunciato atti di sciacallaggio. Questi atti di sciacallaggio si stanno verificando in alcune delle zone colpite dall’alluvione. Qualche località di quelle interessate, è già stata stata evacuata, in altre lo spostamento degli abitanti, sta avvenendo oggi, approfittando della tregua che sta concedendo il maltempo. E proprio mentre si stanno tenendo i soccorsi alle famiglie rimaste nei luoghi colpiti, sono stati segnalati questi episodi deplorevoli di vero e proprio sciacallaggio, con persone che chiederebbero un contributo economico per dare un aiuto e addirittura proprio per offrire il supporto per lasciare le proprie abitazioni. Sta succedendo nelle frazioni colpite maggiormente dal disastro dovuto alle alluvioni che si sono registrate in Emilia come verificato e rilevato dal sindaco di Faenza che ha immediatamente lanciato un appello ad assolutamente non fidarsi di chi chiede di essere pagato per offrire aiuto. Venuto a conoscenza di quanto stava avvenendo in provincia di Ravenna, il primo cittadino Massimo Isola, ha voluto chiarire un aspetto fondamentale. “Non fidatevi di chi vi fa richieste di contributi”, ha detto il primo cittadino. “È una vergogna le forze dell’ordine sono in azione per individuare e fermare i responsabili”. Nessuno del personale delle associazioni volontari della protezione civile è autorizzato a chiedere un corrispettivo in denaro per le prestazioni offerte. “Loro non chiederanno in alcun modo alla popolazione colpita un esborso di denaro o un contributo. In forma di prevenzione vi avvisiamo di non fidarvi di chi fa richieste di questo tipo”. Le parole del primo cittadino di Faenza.
Emilia, la tregua del maltempo permette l’evacuazione di 50 famiglie ma vengono registrati episodi di sciacallaggio
E in queste ore il maltempo sembra stia dando un po’ di tregua alle zone colpite. Così per sicurezza in alcune frazioni è cominciata un’evacuazione messa in atto per precauzione. Sono circa 50 le famiglie che dovranno lasciare le loro abitazioni. Ad aiutare le persone a lasciare le case ci stanno pensando i Vigili del Fuoco, in particolare a Modigliana, nel Forlivese. In questo caso l’evacuazione, è stato spiegato, è un intervento fatto solo a scopo precauzionale. Dopo le inondazioni infatti, potrebbero verificarsi delle frane. E quindi per sicurezza le famiglie vengono allontanate dalle abitazioni ad un rischio proprio legato alla possibilità che si verifichino delle frane. L’acqua ha invaso tutto e non si può completamente escludere che possano formarsi ammassi di fango che potrebbero scivolare e portare via il terreno. Nella giornata di ieri, a Modigliana – provincia di Forlì e Cesena – sono stati tratti in salvo, a bordo di un l’elicottero, 8 operai che erano rimasti isolati. “Si sta procedendo, in supporto alla Prefettura e al Comune – ha spiegato la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, che è direttamente andata sul posto per assistere alle verifiche della situazione – per organizzare nel più breve tempo possibile, le operazioni di evacuazione. Si stanno sfruttando le attuali condizioni meteo che al momento, permettono di svolgere le attività. La priorità, in questo momento, è la sicurezza delle persone, e il massimo impegno è rivolto a questo” Le famiglie già allontanate dalle loro case al momento sono state sistemate, per la maggior parte di loro, presso le abitazioni di familiari.