Una giovane cantante ucraina a Sanremo ha deciso di non esibirsi. Momenti di sorpresa sul palco e in platea all’Ariston di Sanremo dove si è tenuta la finale di Sanremo Junior con 21 giovani contendenti provenienti da tutto il mondo. Un fuoriprogramma rischia però di lasciare strascichi polemici, causati dalla guerra in Ucraina.
La cantante ucraina rifiuta di esibirsi a Sanremo
Quando è arrivato il suo turno, Sofia Samoliuk, 13enne cantante ucraina, ha deciso di non esibirsi. La giovane è scesa dalla celebra scala, tenendo in mano il microfono e un foglio di carta, che ha preferito leggere anziché cantare. Il motivo? La presenza e la notizia che Kirill Yezhov, cantante russo, avrebbe partecipato alla kermesse canora. La sua presenza è stata una sorpresa per molti, visto che gli organizzatori avevano annunciato la partecipazione dei russi poche ore prima della serata conclusiva della manifestazione canora, ma Sofia ha aspettato e ha tenuto un discorso:
“Ho deciso che non posso cantare oggi. Ho scoperto che c’è un partecipante dalla Russia, lo stato che ha già ucciso più di 500 bambini ucraini”
14° edizione di polemiche
Sul palco della 14° edizione del festival Sanremo Junior infatti si sarebbero dovuti affrontare cantanti fra i 6 e i 15 anni provenienti da Austria, Bielorussia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Indonesia, Israele, Italia, Kazakhstan, Lettonia, Lituania, Malta, Moldavia, Romania, Ucraina e, come detto, Russia. Il gesto rischia di non passare inosservato, vista la popolarità della giovane: la tredicenne Sofia, la cantante ucraina del Sanremo-gate, era infatti già nota per aver vinto nel 2021 i Black Sea Games nella categoria di età compresa tra 11 e 13 anni.