La sindrome del nido vuoto è un momento delicato nella vita di una famiglia e si verifica quando i genitori devono affrontare la separazione dai figli e adattarsi a una nuova fase della loro vita.

Il momento di lasciare la casa familiare è un passo importante per la loro crescita, ma può rappresentare un’esperienza dolorosa per i genitori, che devono confrontarsi con il vuoto e la solitudine.

Scopri in quali modi si può superare questo momento e vivere la transizione in modo più sereno.

Cos’è la sindrome del nido vuoto

La sindrome del nido vuoto descrive una profonda e fortissima sensazione di solitudine e tristezza che i genitori possono provare dopo che l’ultimo (o unico) figlio ha lasciato la casa familiare. Questi sentimenti sono acuiti quando la famiglia è monogenitoriale con figlio unico.

Il genitore che resta a casa può provare un sentimento di solitudine talmente forte, da rasentare la depressione.

All’inizio questa è una normale reazione a un importante evento della vita. Se dovesse durare più a lungo, però, è necessario chiedere aiuto ad uno specialista.

La Sindrome del nido vuoto è caratterizzata da tristezza, ansia e sentimenti di perdita. I genitori entrano in un loop: soffrono per l’allontamento dei figli e si sentono in colpa perché invece dovrebbero gioire per la loro vita autonoma.

Non esista una definizione uniforme della sindrome perché è molto individuale e, soprattutto, non si tratta di una malattia. Tuttavia, nella classificazione medica, si colloca tra i fattori che possono influenzare lo stato di salute.

In linea di principio, anche i padri possono essere colpiti dalla sindrome del nido vuoto, ma nella maggior parte delle famiglie sono le madri che si prendono cura dei figli e hanno un rapporto più stretto con loro.

Non dobbiamo dimenticare che le madri sono spesso in menopausa quando i figli vanno via di casa. Sono esse, dunque, ad essere più colpite da questa sindrome.

Come si supera la sindrome del nido vuoto

In determinate circostanze, la sindrome del nido vuoto può durare più a lungo e avere un impatto significativo sulla vita di tutti i giorni.

Può portare ad ansia, attacchi di panico, disturbi psicosomatici, sintomi depressivi e disturbi del sonno.

La durata varia da poche settimane a mesi e anni; è molto soggettivo.

Ecco alcune strategie per superare la sindrome del nido vuoto:

  • Coltiva un hobby, già prima che tuo figlio vada via;
  • ravviva e mantieni amicizie e relazioni;
  • utilizza il tempo libero per corsi, master, volontariato;
  • viaggia;
  • dedicati alla cura di te con alimentazione sana, sport, e riposo sufficiente.

Anche le strategie di gestione dello stress come il training autogeno, lo yoga e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a superare questo periodo.

È anche utile programmare consapevolmente il cosiddetto tempo per sé stessi, cioè il tempo che dedichi specificamente a te stesso e alle cose che ti fanno bene.

Se ansia, sintomi depressivi o disturbi psicosomatici compromettono il benessere, ha senso cercare un supporto psicologico.

Anche le strategie di gestione dello stress come il training autogeno, lo yoga e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a superare questo periodo.

È anche utile programmare consapevolmente il cosiddetto tempo per sé stessi, cioè il tempo che dedichi specificamente a te stesso e alle cose che ti fanno bene.

Se non riesci a superare questo periodo nonostante i tuoi sforzi e questi consigli, il consiglio è cercare aiuto psicologico.