Sono ore di apprensione a Magenta, piccolo comune in provincia di Milano, dove un uomo di circa 30 anni di origine egiziana ha rapito dall’ospedale il figlio neonato. L’episodio si è verificato Mercoledì scorso ma solo nelle ultime ore la notizia è stata diffusa.
Sul caso indagano i Carabinieri della compagnia di Abbiategrasso. Dalle prime informazioni, sembrerebbe che il piccolo fosse ricoverato all’ospedale Fornaroli da circa due mesi per alcuni problemi di salute.
Sulla base delle prime informazioni raccolte dagli agenti dell’Arma sembrerebbe che i genitori siano entrambi tossicodipendenti. Al momento del parto, infatti, i medici avevano riscontrato nel piccolo una positività a benzodiazepine, metadone, cocaina e oppiacei, con evidenti sintomi di astinenza, oltre che una malformazione vascolare del circolo addominale.
Proprio a causa delle sue delicate condizioni di salute, fino a Mercoledì il bimbo è rimasto nel reparto di neonatologia costantemente monitorato in attesa che le sue condizioni migliorassero.
Come riportato dal quotidiano “Il Giorno”, il giudice, dopo la nascita del piccolo e la denuncia da parte dell’ospedale, aveva disposto la decadenza della potestà genitoriale per la coppia, lui egiziano e lei italiana. Decisione presa proprio per i problemi di tossicodipendenza che presentavano i due. Primo passo questo, verso l’affidamento del bambino a persone diverse dai suoi genitori.
Sulla vicenda, in seguito alla disposizione del giudice erano inoltre, intervenuti anche i servizi sociali del comune di residenza del piccolo che non sarebbe Magenta, ma un altro comune della provincia di Milano.
I servizi sociali, però, riguardo alla scomparsa della famiglia hanno dichiarato di non essere stati loro a seguire l’iter della vicenda.”Probabilmente si tratta dei servizi sociali di un altro comune di zona. Come città di Magenta non siamo al corrente di questa delicata situazione familiare”.
Magenta neonato rapito dall’ospedale: la dinamica
Tutto è accaduto durante la mattinata di Mercoledì 3 Maggio quando, durante le visite programmate, il padre lo avrebbe rapito. Infatti il piccolo, anche se formalmente affidato ai servizi sociali, poteva comunque avere degli incontri con i genitori biologici purché in presenza del personale sanitario.
Durante uno di questi incontri l’uomo, avrebbe preso il piccolo e si sarebbe allontanato dalla struttura sanitaria. Da quel momento, nessuno ha più avuto notizie né dei genitori né del bambino. Tutti e tre sarebbero spariti.
Accortisi della sparizione del piccolo, la direzione sanitaria dell’ospedale ha subito avvertito l’autorità giudiziaria di quanto avvenuto che a sua volta ha chiamato i Carabinieri che hanno subito avviato le indagini e in queste ore sono sulle tracce dei tre.
I militari nelle scorse ore hanno svolto tutti i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda che rimane ancora oscura. Non è ancora chiaro se per le indagini siano state acquisite anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza utili a ricostruire quanto successo.
Aperte le indagini per ritrovare il piccolo
I militari oltre a ricostruire la dinamica della scomparsa stanno ora cercando di rintracciare i genitori e il piccolo, che per il momento sembrano essere scomparsi nel nulla. Potrebbero essere addirittura fuori dall’Italia probabilmente nel paese di origine del padre. All’inchiesta e ai Carabinieri spetterà anche il compito di appurare come il papà abbia fatto ad uscire dall’ospedale con il bimbo tra le braccia senza essere visto da nessuno.
Da quanto, finora trapelato il 30enne potrebbe aver preso il neonato direttamente dal suo lettino all’interno della nursery dove era stato trasferito ed essere uscito con lui dall’ospedale, senza problemi.
Si indaga anche sulla mancata sorveglianza da parte dei sanitari e degli assistenti sociali che solitamente è sempre molto stretta.
L’inchiesta si occuperà di sciogliere i nodi intricati di questa drammatica vicenda, solo nelle prossime ore si potrà sapere di più.