Firenze – L’alto rappresentante Ue della Politica estera Joseph Borrell, durante lo ‘State of the Union’ in corso a Palazzo Vecchio, ha voluto rivolgere un importante appello al leader russo Vladimir Putin, ossia quella di interrompere “questa guerra, smetta di bombardare l’Ucraina, ritiri le truppe.”
Durante il suo intervento, Joseph Borrell ha voluto sottolineare come la guerra in ucraina sia riuscita ad unire i Paesi dell’Occidente:
Questo ci ha unito più di qualsiasi discorso teorico rispetto al bisogno di integrazione e ha unito l’Occidente in generale, la relazione atlantica non è mai stata così forte. Questo con il presidente Biden, forse col presidente Trump le cose sarebbero state diverse.
Secondo il rappresentante della Ue, l’alleanza transatlantica “ha dato prova di unità e di unione notevole”. E ha aggiunto:
Gli europei non sarebbero stati così uniti a causa della dipendenza dell’energia, pensavamo anzi che gli europei si sarebbero stufati di sostenere l’Ucraina, invece non è stato così.
L’appello di Joseph Borrell verso Vladimir Putin: “Deve interrompere questa guerra”
L’alto rappresentante si è rivolto poi a Putin, in un appello volto a porre fine al conflitto:
A Putin direi che l’unico messaggio della comunità internazionale è interrompa questa guerra, smetta di bombardare l’Ucraina, ritiri le truppe. So che non lo farà, ma so che ogni volta i leader parlano di pace dico loro, insistete sulla Russia perché smetta la guerra. Non chiedete a me di smettere di sostenere l’Ucraina, perché finirà a quel punto la guerra, ma come? La guerra non può finire solo perché gli ucraini non può difendersi e l’Ucraina diventerà una seconda Bielorussia. Volete questa fine della guerra?
Infine, rispondendo ad una domanda riguardo l’efficacia delle sanzioni contro la Russia, ha affermato:
Le chiamiamo sanzioni, ma la parola sanzioni non esiste nei trattati europei, sono misure restrittive. Funzionano certamente, ma non sono istantanee. Sono come una dieta. Quando iniziamo una dieta, non perdiamo 30 chili in una settimana.