Bonus tende da sole attivo anche nel 2023? È una misura nata nel 2017, a cui sono seguiti diversi rinnovi annuali. Il governo italiano nella legge di Bilancio 2023 ha rinnovato il beneficio fiscale sino al 31 dicembre 2024.
C’è bisogno di realizzare interventi di efficientamento energetico per riqualificare gli immobili italiani. Per ridurre l‘impatto energetico e ambientale è necessario evitare le dispersioni di calore, mantenendo equilibrata la temperatura nella casa. Una condizione realizzabile anche con l‘istallazione di impianti di refrigeramento.
Opere eseguibili esclusivamente per ottimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche. Nel pacchetto dei benefici fiscali nati per tenere lontano le immissione di calore dall’esterno, troviamo anche diverse agevolazioni create per limitare gli effetti dei raggi solari. Per questo, il bonus tende da sole svolge appieno quest’ultimo compito. Vediamo insieme come funziona.
Come funziona il bonus tende da sole 2023?
È possibile ottenere un’agevolazione fiscale sia per interventi di schermature solari che chiusure oscuranti, a prescindere dalla categoria catastale. In particolare, possono utilizzare il bonus tende da sole per l’acquisto e la posa in opera di tali interventi i proprietari degli immobili, ma anche gli inquilini e titolari di usufrutto.
E, ancora, possono richiedere il beneficio fiscale i contribuenti in qualità di comodatari di immobili e i condomini. In quest’ultima ipotesi, l’opera deve risultare realizzabile sulle parti comuni dell’edificio.
In quest’ottica si colloca il bonus tende da sole, un incentivo che abbraccia sia le classiche “veneziane”, che le zanzariere e persiane.
L’agevolazione viene applicata su ampia scala, per questo i contribuenti possono portare in detrazione fiscalmente la spesa sostenuta per l’intervento di risparmio energetico.
Le aziende possono richiedere il beneficio fiscale sui fabbricati usati per lo svolgimento dell’attività lavorativa, in questo caso sulla spesa viene applicata l’imposta sul reddito IRES.
In quale bonus rientrano le tende da sole?
L’Agenzia delle Entrate in tema di “Riqualificazione energetica”, spiega che il bonus tende a da sole può essere adoperato per la realizzazione di diversi interventi di posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari.
Nelle spese oggetto dell’agevolazione fiscale rientrano anche altre voci, come ad esempio il montaggio realizzato da un tecnico qualificato. E, ancora, la spesa sostenuta per ottenere la certificazione energetica sull’opera realizzata.
In linea generale, il bonus tende da sole rientra a pieno titolo nell’ambito di applicazione dell’Ecobonus.
Si tratta di un’agevolazione fiscale che abbraccia gli interventi per il risparmio energetico, oltre a includere anche le detrazioni al 110%.
Per questo, si parla di un beneficio applicato per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari, come ad esempio veneziane interne, tende esterne con bracci o a rullo e così via.
Nel quadro delle agevolazioni rientrano le chiusure oscuranti, persiane, tapparelle per infissi e vetrate e, infine, anche serrande avvolgibili.
Per ottenere l’agevolazione anche sull‘istallazione delle zanzariere è necessario, che le stesse risultino dotate di un fattore di trasmissione solare. Inoltre, è indispensabile che la messa in opera dell’intervento risulti certifica dal tecnico installatore, secondo le disposizioni contenute nella normativa vigente.
Cosa dice l’Agenzia delle Entrate per il bonus tende da sole?
Il bonus tende da sole rientra nelle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico. Si tratta della possibilità di ottenere una detrazione IRPEF nella misura del 50 per cento sia per l’acquisto che per la posa dell’opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari.
Il beneficio viene suddiviso in 10 quote all’anno del medesimo valore.
La spesa massima consentita ai fini della detrazione deve risultare uguale o inferiore a 60.000 euro.
Per il rilascio dell’agevolazione fiscale è necessario inoltrare, entro 90 giorni dalla fine degli interventi, il plico tecnico dei lavori realizzati direttamente all’ENEA, in forma telematica.
Alla richiesta di ammissione al beneficio, andranno allegati diversi atti, tra cui: fatture emesse dal progettista, installatore e fornitore.
E, ancora, le ricevute prodotte dai cosiddetti bonifici parlanti, con cui viene identificata la modalità di pagamento eseguita.